Ucraina si riprende la città di Irpin. A Odessa, la difesa continua a reggere contro i russi

Buone notizie per l'Ucraina: la Nazione di Zelensky è riuscita a riprendersi la città di Irpin e continua a difendere Odessa.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Marzo 2022 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA
Ucraina si riprende la città di Irpin. A Odessa, la difesa continua a reggere contro i russi

Ucraina si riprende la città di Irpin. A Odessa, la difesa continua a reggere contro i russi (foto Ansa)

Il sindaco di Kiev ha fatto sapere che l’Ucraina si è ripresa la città di Irpin. Un’altra buona notizia per gli ucraini arriva da Odessa dove la difesa continua a tenere a distanza i russi. 

L’annuncio del sindaco di Kiev: “Ripresa quasi tutta Irpin”

Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, è tornata in mani ucraine. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitalij Klitshcko, citato dalla Bbc, affermando che la controffensiva ha respinto l’attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale. L’esercito ucraino ha “distrutto il piano per circondare Kiev”, ha aggiunto Klitshcko.  

Esercito Odessa: “Difesa tiene, vittoria vicina”

“La situazione è sotto controllo ora. L’aggressione della Russia cresce giorno dopo giorno ma grazie al nostro sistema di difesa tutto è sotto controllo”. Ad ormai un mese dall’inizio dell’invasione russa Sergey Bratchuk, portavoce dell’esercito ucraino per l’Oblast di Odessa, assicura che nella difesa militare del principale porto ucraino non c’è alcuna crepa.

“L’intensità degli attacchi aumenta ma la nostra difesa sta facendo il suo lavoro”, spiega in un’intervista all’ANSA rilasciata davanti al palazzo del governatorato. Bratchuk, da quando è scoppiata la guerra, funge da portavoce dell’esercito ucraino in questa regione strategicamente cruciale nel conflitto. Perdere Odessa, per l’Ucraina, sarebbe un danno incalcolabile. Ma questa possibilità non viene neanche presa in considerazione dai vertici militari.

“Non sappiamo come andrà a finire questo conflitto ma sappiamo che ogni giorno è più vicino alla nostra vittoria”, sottolinea Bratchuk, fornendo una versione sensibilmente differente da quella dell’attacco ‘a sorpresa’ dei russi ,su Kiev.

“La Russia ci ha dichiarato guerra nel 2014, quanto è accaduto” il 24 febbraio scorso “io sapevo che primo o poi sarebbe successo. Io chiamo questo tipo di conflitto ‘una grande guerra’. Ma la guerra è iniziata nel 2014. Tanti di noi speravano che le cose andassero meglio ma la percentuale era molto bassa e io prevedevo che, prima o poi, Mosca avrebbe attaccato in questa maniera”.

Bratchuk, al tempo dell’invasione della Crimea, era un giornalista ‘embedded’ nelle operazioni militari ucraine, in particolare nei pressi di Mariupol, e operava da volontario per portare aiuti al fronte.

Guerra in Ucraina, l’incredibile impegno dei volontari 

Un trend, quello del volontariato a supporto dell’esercito, che in questo conflitto è aumentato vertiginosamente. “A Odessa abbiamo tantissimi volontari e tanti di loro sono partiti verso l’Est del Paese, in particolare a Mykolaiv e Kharkiv”, spiega il portavoce dell’esercito ucraino. Aiuti che, sin dall’inizio della guerra, sono arrivati anche dall’Europa.

“Ci sono tonnellate di aiuti umanitari che sono stati inviati da governi, fondazioni, privati. Quanto agli aiuti militari – precisa – è una decisione che spetta ai singoli Paesi”. Ma Bratchuk resta ottimista. “Siamo consapevoli del fermo appoggio della società civile e dei leader europei e credo che l’Europa darà seguito a quanto detto in termini di aiuti militari, soprattutto per ciò che riguarda l’invio di sistemi anti-aereo. Noi li stiamo aspettando e probabilmente ne riceveremo di altri, più moderni, nei prossimi giorni”, sono le sue parole.