Usa: batterie scadute e dannose per i bambini riciclate in Messico

Pubblicato il 9 Dicembre 2011 - 22:47 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, 9 DIC – Il riciclaggio delle batterie industriali usate in America e' sottoposto a rigidissimi controlli ambientali. Cosi' quasi un quinto delle vecchie pile oggi finiscono in Messico, dove viene estratto il piombo in stabilimenti con metodi di lavorazione illegali negli Usa che garantiscono standard di sicurezza molto bassi o addirittura inesistenti.

E a subirne le conseguenze e' la salute dei bambini. A lanciare l'allarme e' il New York Times, che ha riportato le analisi di alcuni operatori sanitari messicani.

Dallo studio di un campione di suolo prelevato vicino al cortile di una scuola a Citta' del Messico e' emerso infatti che il livello di metallo tossico e' cinque volte superiore al limite considerato 'sicuro' negli Stati Uniti. E nelle aree vicino agli stabilimenti dove vengono lavorate le batterie usate gli esperti segnalano un allarmante aumento dei casi di piccoli messicani colpiti da avvelenamento cronico. In America, dove i controlli sono molto severi, non e' vietata l'esportazione dei generatori verso paesi dove i metodi di lavorazione sono decisamente meno 'attenti'. Circa il 20 per cento delle batterie industriali e dei veicoli viene oggi esportato in Messico, contro il 6% del 2007. Secondo i dati pubblicati dal quotidiano newyorkese quest'anno ad attraversare il confine sono state circa 20 milioni di pile, dati che peraltro non tengono conto del materiale di contrabbando.

Il riciclaggio effettuato secondo metodi illegali, che negli adulti puo' causare problemi di pressione, dolori addominali e danni ai reni, e' ancora piu' dannoso per la salute dei bambini, causando gravi problemi allo sviluppo neurologico dei piu' piccoli. Gli ambientalisti sostengono che le grandi aziende americane dovrebbero garantire che le loro batterie siano riciclate sul mercato interno. Oppure "consentire l'invio del materiale soltanto in Paesi che forniscono standard di sicurezza rigorosi, e il Messico non e' tra questi", ha detto il direttore di Occupation Knoledge International, un gruppo che si occupa di ridurre l'esposizione al piombo.