Usa, Nathaniel Woods giustiziato a morte in Alabama: si era sempre dichiarato innocente

di Caterina Galloni
Pubblicato il 8 Marzo 2020 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Usa, Nathaniel Woods giustiziato a morte in Alabama: si era sempre dichiarato innocente

Usa, Nathaniel Woods giustiziato a morte in Alabama: si era sempre dichiarato innocente

WASHINGTON – Nel 2005, Nathaniel Woods era stato accusato di aver ucciso tre poliziotti e l’Alabama, giovedì scorso, ha eseguito la condanna a morte con una iniezione letale, nonostante la mobilitazione di attivisti, tra cui Martin Luther King III,  la richiesta di clemenza a parte dei familiari e perfino della sorella di una vittima.  

Woods, 42 anni, era stato condannato alle pena capitale per l’omicidio di tre agenti della polizia di Birmingham il 17 giugno 2004. Per gli inquirenti, Woods e il suo compagno di stanza, Kerry Spencer, quando uccisero i tre poliziotti – Carlos Owen, Harley Chisolm e Charles Bennett – stavano vendendo crack e cocaina in casa. Secondo la ricostruzione, gli agenti muniti di un mandato di arresto, avrebbero bussato alla porta per arrestare i due uomini; più precisamente, fu l’agente Chisholm a mostrare il mandato a Woods, che corse nell’appartamento, inseguito dai poliziotti. È a quel punto che era intervenuto Spencer che aveva aperto il fuoco sparando con un fucile di precisione.

Anche se Spencer durante il processo del 2005 aveva ammesso di essere stato lui a premere il grilletto i PM avevano sostenuto che Woods era colpevole quanto l’esecutore materiale.
Prima dell’esecuzione, Woods ha incontrato i familiari, tra cui la figlia e la sorella. Il suo ultimo pasto è stato a base di pollo, patate dolci, spinaci, mele cotte, patatine fritte, due arance e un’aranciata.

Da quando, nel 1976, in Alabama è stata ripristinata la pena di morte, Woods è il 67° detenuto giustiziato. Secondo la legge dello stato, essere complici di un’omicidio è punibile con la pena di morte.

La giuria che ha condannato a morte Woods non aveva espresso un verdetto uniname, il che aveva turbato i suoi sostenitori e chi è contro l’esecuzione capitale.

“È  estremamente deplorevole che il colpevole abbia sparato ma il punto fondamentale è che Nathaniel non ha partecipato all’azione di Kerry Spencer”, aveva commentato all’epoca la sorella.

Familiari, attivisti e persino Spencer avevano sostenuto che il caso di Woods era distorto dalla cattiva condotta della polizia e perseguito ingiustamente. I sostenitori di Woods avevano protestato per giorni fuori dal Campidoglio ed erano state coinvolte diverse celebrità tra cui Kim Kardashian.

In una lettera aperta scritta a mano, rilasciata questa settimana da uno degli avvocati di Woods, Spencer ha insistito che Woods è “innocente al 100%”, perché solo lui ha “sparato e ucciso i tre agenti”.

“Nathaniel Woods non merita il carcere né tanto meno di essere giustiziato”, ha scritto Spencer. “Prego che le mie parole non cadano nel vuoto. Non si può permettere che un altro uomo innocente venga giustiziato”.

Spencer ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa, che gli agenti avevano aggredito Woods e puntato una pistola sul viso. Anche lui è stato condannato a morte ma la sua esecuzione non è stata ancora programmata.

Durante il processo del 2005 i pubblici ministeri avevano riconosciuto che quando gli agenti si erano presentati per arrestare Woods, Spencer aveva aperto il fuoco. Ma avevano aggiunto che Woods li aveva attirati in un angolo della casa, in un’imboscata, e con il compagno avevano minacciato un agente: “Togli quel distintivo o ti faccio il c*lo”, secondo quando riportato nei documenti processuali. (fonte Daily Mail)