New York Times sotto accusa: “È sessista nei necrologi”

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 08:53 OLTRE 6 MESI FA

Uomini preferiti alle donne nei necrologi? L’accusa è stata mossa da un lettore al New York Times. Ha scritto al famoso giornale facendo notare, cifre alla mano, che per ogni notizia di morte dedicata ad una donna appena scomparsa ve ne sono almeno sette dedicati ad uomini.

La risposta del giornale è stata affidata a Bill McDonald,  ‘obituaries editor’ del NYT. Per lui il lettore ha perfettamente ragione: non solo esiste una disuguaglianza sessista nella sua pagina ma, ha aggiunto, anche una ingiustizia razziale: gran parte dei morti di cui si occupa il giornale sono ‘uomini bianchi’. Ma esiste una ragione ben precisa.

”Il New York Times ha uno standard molto alto. La vostra morte deve costituire notizia per un pubblico nazionale e internazionale. Cosi’ il campo è molto ristretto”. Coloro che finiscono al presente nelle pagine mortuarie sono, per ragioni di età, nati negli anni ’20 e ’30 e sono diventati membri della società nell’immediato dopoguerra ”cioè in un periodo quando molte attività – dagli studi legali alle facoltà universitarie, dalle redazioni dei giornali ai seggi del Congresso – erano regno quasi esclusivo non solo degli uomini ma anche degli ‘uomini bianchi”’.

”Questa è la ragione perché solo dal 10 al 20 per cento dei necrologi che pubblichiamo sono di donne famose mentre il resto è di uomini diventati famosi”, spiega il giornale. Ma l’ultima parola è toccata al lettore che ha replicato: ”Se le cose stanno così fate uno sforzo per essere meno sessisti: datevi da fare per trovare più donne famose da commemorare” nell’unica pagina del giornale dove nessuno ha fretta di finire.