Usa, Wp. Aviazione Indonesia è tra le più pericolose al mondo

Pubblicato il 30 Dicembre 2014 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Aerei della Garuda indonesiana

Aerei della Garuda indonesiana

USA, WASHINGTON – Una delle industrie dell’aviazione più pericolose al mondo: numerosi incidenti e dubbi sulla sicurezza hanno spinto l’Ue a far volare sui propri cieli solo cinque delle 67 compagnie aeree dell’Indonesia. E negli Stati Uniti le è stato assegnato il voto ‘category 2’, lo stesso di Ghana e Bangladesh. Lo ricorda il Washington Post dopo l’ultimo caso, quello dell’aereo di AirAsia, la compagnia malese di Tony Fernandes, l’amministratore delegato che – si ricorda – l’ha acquistatato dall’Indonesia per 35 cent assumendosi 13 milioni di dollari di debito.

Nell’ultimo decennio l’industria aerea indonesiana è cresciuta, con l’espansione della classe media e il volare come migliore opzione per collegare le 17.500 isole del Paese. L’incidente “farà emergere ancora una volta dubbi sulla sicurezza delle compagnie aeree indonesiane. Questo è il primo incidente per AirAsia – riporta il Washington Post – ma farà sorgere dubbi ancora una volta sull’industria intera”, afferma Greg Waldron, di FlightGlobal, service di dati e informazioni di settore.

Il boom dell’industria aerea dell’Indonesia è iniziato alla fine degli anni Novanta con l’approvazione di varie misure di deregolamentazione. Nuove compagnie aeree hanno iniziato ad aprire i battenti a distanza di pochi mesi: fra il 2000 e il 2007 il numero dei passeggeri è cresciuto a un tasso annuale del 20%. Nel 2011 il numero degli indonesiani che volavano è salito a 60 milioni. Una crescita che è avvenuta con un prezzo: da tempo si susseguono i richiami delle autorità sul fatto che la crescita del settore fosse più veloce di quella degli esperti dell’aviazione in grado di garantire la sicurezza.

“La crescita dell’industria non è accompagnata da quella delle risorse umane” ha detto Dudi Sudibyo, advisor del presidente indonesiano dopo la scomparsa di un volo commerciale, nel 2007. “Non ci sono abbastanza autorità, ispettori di volo e aerei”. Proprio nel 2007 un aereo era caduto in mare, un altro era caduto su un’area densamente popolata e un altro ancora si era spezzato dopo l’atterraggio”.