Vaticano, nota piccata: “Basta notizie false, così si condiziona il Conclave”

Pubblicato il 24 Febbraio 2013 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non è facile in questo momento trovare serenità in Vaticano. Dopo la “sorpresa” della rinuncia di Benedetto XVI e il complesso meccanismo messo in moto in vista della sede vacante e soprattutto del Conclave, il clima è stato turbato dal ritorno sulla scena mediatica delle polemiche sullo scandalo pedofilia, in particolare negli Stati Uniti ma non solo, a cui si sono aggiunti negli ultimi giorni i miasmi di Vatileaks e i fantasmi del dossier dei tre cardinali Herranz, Tomko e De Giorgi.

Argomenti tutti particolarmente difficili e che hanno spinto il Vaticano ad una durissima presa di posizione, affidata ad una non consueta nota della Segreteria di Stato, contro le notizie “non verificate, o non verificabili, o addirittura false anche con grave danno di persone e istituzioni” con le quali si tenta di condizionare i cardinali in vista del Conclave. Intervento che si è aggiunto ad un altro altrettanto forte del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, secondo il quale “non manca chi cerca di approfittare del momento di sorpresa e di disorientamento degli spiriti deboli per seminare confusione e gettare discredito sulla Chiesa e sul suo governo, ricorrendo a strumenti antichi, come la maldicenza, la disinformazione, talvolta la stessa calunnia, o esercitando pressioni inaccettabili per condizionare l’esercizio del dovere di voto da parte dell’uno o dell’altro membro del Collegio dei cardinali, ritenuto sgradito per una ragione o per l’altra”.

“Questo – ha spiegato padre Lombardi commentando l’intervento della Segreteria di Stato – è un periodo delicato” e ci sono “tipi di informazione diversa”, “ci sono anche rapporti che parlano della Chiesa in modo molto negativo, calcolato”. Quella del Vaticano non è una “condanna” generalizzata dei media, che svolgono una “funzione importante”. “Ci sono – ha osservato il direttore della sala stampa vaticana – argomenti importanti che é doveroso siano anche all’attenzione dei cardinali, ma ci può essere una misura in questo”.

La nota della Segreteria di Stato (negli ultimi tempi ne ricorda soltanto una analoga sempre sul caso Vatileaks a luglio scorso) spiega che “la libertà del Collegio Cardinalizio, al quale spetta di provvedere, a norma del diritto, all’elezione del Romano Pontefice, è sempre stata strenuamente difesa dalla Santa Sede, quale garanzia di una scelta che fosse basata su valutazioni rivolte unicamente al bene della Chiesa”. “Nel corso dei secoli i Cardinali – ricorda il testo – hanno dovuto far fronte a molteplici forme di pressione, esercitate sui singoli elettori e sullo stesso Collegio, che avevano come fine quello di condizionarne le decisioni, piegandole a logiche di tipo politico o mondano. Se in passato sono state le cosiddette potenze, cioè gli Stati, a cercare di far valere il proprio condizionamento nell’elezione del Papa, oggi si tenta di mettere in gioco il peso dell’opinione pubblica, spesso sulla base di valutazioni che non colgono l’aspetto tipicamente spirituale del momento che la Chiesa sta vivendo”.

“E’ deplorevole che, con l’approssimarsi del tempo in cui avrà inizio il Conclave e i Cardinali elettori saranno tenuti, in coscienza e davanti a Dio, ad esprimere in piena libertà la propria scelta, – tiene a precisare la Segreteria di Stato – si moltiplichi la diffusione di notizie spesso non verificate, o non verificabili, o addirittura false, anche con grave danno di persone e istituzioni. Mai come in questi momenti, i cattolici si concentrano su ciò che è essenziale: pregano per Papa Benedetto, pregano affinché lo Spirito Santo illumini il collegio dei Cardinali, pregano per il futuro Pontefice, fiduciosi che le sorti della barca di Pietro sono nelle mani di Dio”.