BUSH A ROMA, OGGI INCONTRA NAPOLITANO E BERLUSCONI: USA FRENANO SU ITALIA NEL 5+1

Pubblicato il 11 Giugno 2008 - 22:24 OLTRE 6 MESI FA

Bush_roma_2 Servono "maggiori contributi" per affrontare di petto la crisi afghana: con questa richiesta in tasca George W. Bush si siederà a villa Madama per il colloquio centrale della sua sesta visita in otto anni a Roma, quello con "l’amico" Silvio Berlusconi. Una conversazione che si annuncia però più animata del previsto: la Casa Bianca infatti, probabilmente dopo il colloquio tra Bush ed il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha gelato le aspettative italiane di una rapida entrata nel ‘5+1’ (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza più la Germania), il gruppo che sta negoziando sul problema del nucleare iraniano. Collegamenti al gruppo certamente sì, ma una vera e propria entrata non si sa quanto possa essere "realistica" in questa fase, ha spiegato il numero due del Consiglio della sicurezza nazionale, Judy Ansley.

Forse Angela Merkel ha confermato a Bush il ‘nein’ della Germania all’entrata dell’Italia nell’esclusivo club che molti definiscono una prova generale della futura composizione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Comunque, la risposta dell’Italia alle richieste Usa sull’Afghanistan è già pronta: maggiore flessibilità operativa grazie all’alleggerimento dei ‘caveat’, disponibilità a valutare l’invio dei Tornado per la copertura aerea ma nessun aumento di truppe. Anche perché, ricordano a palazzo Chigi, l’Italia ad agosto lascerà il comando di Kabul per sistemarsi nella zona di Herat, "un’area nella quale si stanno spostando gli insorgenti e dove già da tempo non si scherza".

La partita afghana – seppur intrecciata a quella iraniana – entra così prepotentemente in scena nei colloqui romani del presidente George W. Bush, complice anche il parallelo avvenimento parigino dove si svolgerà la Conferenza internazionale sull’Afghanistan. Non a caso il ministro degli Esteri, Franco Frattini, parteciperà solo alla prima parte dei lavori: il suo compito è quello di rientrare velocemente a Roma per poter aggiornare sia Berlusconi che lo stesso Bush. Ma alla vigilia dell’incontro è ormai chiaro che l’amministrazione Bush – sull’Afghanistan – si aspetta dal nuovo Governo italiano qualcosa di più di una semplice dichiarazione di disponibilità: "Sarà interessante ascoltare quali saranno le idee di Berlusconi sul contributo italiano", ha fatto sapere la Casa Bianca. L’Italia però sa di essere al limite del suo impegno internazionale e confermerà a Bush che ogni ipotesi di aumento truppe è escluso. Anche perché lo spostamento completo del contingente ad Herat conferma la piena operatività dell’Italia. "Ad Ovest non si scherza", ricorda una fonte italiana. "L’unica zona tranquilla dell’Afghanistan è quella a nord", aggiunge. Che, guarda caso, è quella dove sono schierate le truppe del Paese che proprio non vuole l’entrata dell’Italia nel ‘5+1’: ovvero la Germania. Tutto ciò a conferma che, mai come in queste ore, per Silvio Berlusconi Afghanistan ed Iran sono due cime dello stesso nodo.

Bush e’ giunto a Roma sull’Air Force One, atterrato a Ciampino. Quando e’ apparso dal portellone del Boeing 747 con i colori bianco e celeste e l’emblema della bandiera a stelle strisce sulla coda, George W. Bush ha salutato con piu’ cenni della mano rivolto verso fotografi e cineoperatori. Sotto la scaletta del velivolo erano presenti a salutarlo l’ambasciatore Usa a Roma, Ronald P. Spogli, con gli ambasciatori presso il Vaticano Mary Ann Glendon e presso la Fao, Gaddi Vasquez; per parte italiana l’ambasciatore a Washington, Giovanni Castellaneta e il capo del Cerimoniale diplomatico della Repubblica, ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone. Per la segreteria di Stato del Vaticano, il saluto e’ stato porto dal nunzio apostolico, monsignor Peter Paul Prabhu, e dal capo del protocollo, monsignor Fortunatus Nwachuwu. Bush si e’ intrattenuto a colloquio per alcuni minuti e poi, direttamente sul piazzale di rappresentanza antistante la palazzina del 31°Stormo, ha preso posto sulla speciale limousine nera blindata che si era fermata a pochi metri dall’Air Force One. Il lunghissimo corteo, scortato da un imponente dispositivo di sicurezza sia italiano sia statunitense, ha lasciato l’aeroporto di Ciampino diretto alla residenza dell’ambasciata Usa ai Parioli. Circa mezz’ora prima dell’aereo presidenziale, era atterrato a Ciampino il Boeing 757 di ”appoggio” che segue il viaggio del Presidente Usa in Europa.

Bush si e’ trasferito direttamente a villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano in Italia, dove sarà ospite per  tutta la durata della sua permanenza in Italia. Qualche ora di riposo e una cena privatissima con il suo staff a "casa dell’ambasciatore": questo – a quanto si è appreso da fonti americane – e’ stato il programma della prima sera a Roma del presidente Bush che proveniva dalla Germania. Esclusi oggi altri appuntamenti anche perché, sottolineano le fonti, il presidente, che è già alla terza tappa della sua visita in Europa, "era stanco". La first lady, Laura Bush, raggiungerà il marito a Roma oggi dove, in fine mattinata, pronuncerà un discorso di fronte al Comitato esecutivo del programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam).