Maria Grazia Di Domenico è morta il 24 maggio 2021 a 27 anni. Originaria di Cava de’ Tirreni, il 17 del mese è entrata nella clinica Santa Famiglia per una conizzazione uterina. L’intervento è durato una ventina di minuti in day-surgery. Nel momento delle dimissioni ha avvertito dolori addominali. Ha ricevuto una prescrizione di antibiotici e fermenti lattici. Poi è stata trasferita al San Pietro e, mentre era in coma, al Gemelli dove è poi deceduta.
Maria Grazia Di Domenico morta dopo una cura ai fermenti lattici
Il fidanzato Matteo Callegaro ha parlato con La Repubblica, chiedendo giustizia: “Ho piena fiducia nei legali e negli organi giudiziari. I tempi sono quello che sono, lunghi. E io intanto rimango incredulo e continuo a pensare che mi sia successo qualcosa di inspiegabile, che non ha senso”.
Secondo il racconto del ragazzo “ci avevano detto che dopo poco l’avrei potuta portare a casa. Un po’ come togliersi un neo, insomma. E per questo non avevamo proprio considerato eventuali complicazioni. Parlavamo del quotidiano, di come migliorare la nostra casa, avremmo dovuto firmare in Comune per il matrimonio un mese dopo, la festa sarebbe stata a settembre”.
La cura ai fermenti lattici
Per la morte di Maria Grazia Di Domenico un ginecologo è a processo. Secondo l’accusa le avrebbe perforato l’utero e l’intestino retto. Poi le ha prescritto i fermenti lattici. Nel frattempo però il dottore aveva costituito un trust dove ha fatto confluire il suo patrimonio immobiliare. Ovvero uno strumento che impedisce agli immobili di essere aggrediti da eventuali creditori. La famiglia del ginecologo ha chiesto al tribunale una revocatoria per annullarlo.