(Foto Ansa)
In un’intervista concessa a Sky News, il comandante delle Forze armate ucraine Oleksandr Syrsky descrive un quadro estremamente teso lungo il fronte, dove sono schierati oltre 710.000 soldati russi distribuiti su una linea di circa 1.250 chilometri. Secondo il generale, Mosca starebbe subendo “tra i 1.000 e i 1.100 soldati al giorno, tra morti e feriti”, un ritmo di perdite molto elevato. Syrsky sottolinea che, in questa fase, “l’esercito russo sta tentando di avanzare praticamente lungo l’intera linea del fronte”, individuando i combattimenti più violenti nelle zone di Pokrovsk, Kupiansk, Lyman e nelle aree prossime a Huliaipole.
Il comandante ribadisce che le forze ucraine mantengono ancora il controllo della parte settentrionale della città fortezza di Pokrovsk, nel Donbass, e assicura che continueranno a combattere per riconquistarne il resto, smentendo le affermazioni russe di un controllo totale su quello che da 16 mesi rappresenta un obiettivo strategico per Mosca. Syrsky sostiene inoltre che la Russia lancia quotidianamente tra i 4.000 e i 5.000 droni d’attacco unidirezionali contro le posizioni ucraine, oltre a 1.500-2.000 droni impiegati per lo sgancio di bombe. Tuttavia, afferma che Kiev sta riuscendo a mantenere il ritmo: “In termini di droni, c’è più o meno parità. Al momento, stiamo schierando un numero leggermente superiore di droni Fpv [first person view] rispetto ai russi”.
