(Foto Ansa)
E anche questa settimana in questo ricco e bellissimo pianeta senza guerre, ne abbiamo viste di ogni: abbiamo letto della ragnatela più grande del mondo, della storia dei cecchini italiani che pagavano per andare a sparare sui civili durante l’assedio di Sarajevo e anche della barista schiava costretta a lavorare 18 ore al giorno. Senza stipendio, ovviamente. Ma andiamo a vedere la consueta top ten delle cose più folli avvenute in settimana.
Al decimo posto la denuncia del Codacons: “Diminuiscono gli incidenti ma le polizze auto continuano ad aumentare”. Un po’ come l’Italia tutta, d’altronde: diminuiscono i salari ma i prezzi continuano ad aumentare.
Poco più su, il video del primo robot umanoide russo che però, durante la presentazione, dopo pochi passi è rovinosamente caduto a terra. Maledetti hacker ucraini.
All’ottavo posto il genio della settimana: il ladro che, dopo aver fallito un furto in un bar, è fuggito solo con un vassoio di dolcetti. È impossibile resistere alla cioccolata.
Al settimo la ragnatela più grande del mondo, nascosta in una grotta: ci vivono 111mila ragni. Qualcuno vuole andare a vederla?
Un po’ più su lo studente 15enne denunciato dopo aver puntato una pistola contro il professore. “Volevo fare uno scherzo, era un’arma giocattolo”. Che bellissimo scherzo. D’altronde ormai i professori contano meno di qualsiasi cosa sul pianeta Terra.
Al quinto posto la gaffe del ministro degli Esteri Antonio Tajani al comizio di Bari: “Siamo tanti. Potevamo andare anche al San Paolo e riempirlo”. Certo però, sarebbe stato un po’ complicato portare gli elettori pugliesi fino a Napoli.
Al quarto posto l’ultima del presidente Donald Trump, che ha regalato il suo profumo al leader siriano al-Sharaa per poi ammiccare: “Per te e tua moglie. Ma quante ne hai? Con voi non si sa mai”.
Al gradino più basso del podio la storia della barista schiava, costretta a lavorare 18 ore al giorno senza stipendio e a dormire su un divano del locale. Per fortuna non è avvenuto in Italia. Qui da noi queste cose non succederebbero mai.
Al secondo posto la vicenda dei cecchini italiani che pagavano per andare a sparare ai civili durante l’assedio di Sarajevo. Spesso ci dimentichiamo in che incubo di pianeta viviamo.
Al primo posto il generalissimo Roberto Vannacci: “Dobbiamo puntare sulla remigrazione”. Viste le ultime statistiche (oltre 6,4 milioni di connazionali all’estero e record di 155mila partenze nel 2024), magari prima potremmo pensare a come non far scappare gli italiani dall’Italia. Altrimenti, se continuiamo così, finiti gli italiani, gli stranieri inizieranno ad andarsene via da soli. Altro che remigrazione forzata.