
Altri due operai (dopo i 3 di ieri) morti sul lavoro, uno era pensionato costretto ad arrotondare (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Ancora sangue sul lavoro. Un altro operaio, dopo i tre di ieri, è morto travolto da una motrice mentre camminava nel piazzale dell’azienda in cui lavorava a Carpiano, nel Milanese. Si tratta un 62enne italiano in pensione. L’uomo dopo aver scaricato della merce, si è incamminato nel piazzale dell’azienda di cui era dipendente dove è stato accidentalmente investito dalla motrice condotta da un collega ed è morto sul colpo. “Oltre all’assurdità della morte sul lavoro, c’è l’inconcepibilità che questo accada a un pensionato, costretto a lavorare per arrotondare una pensione erosa dal caro vita”, ha commentato Domenico Albanese, coordinatore Uil Trasporti Lombardia, che ha chiesto un “incontro urgente” con la prefettura di Milano e l’azienda e di sapere perché l’uomo “stesse lavorando in un polo logistico di notte”.
“A questo governo, alla Regione alle parti datoriali chiediamo di fermarsi e riflettere seriamente su quello che sta accadendo – ha concluso -. Non ci bastano le parole della nostra premier e le briciole stanziate per la sicurezza. Lo pretendiamo davvero stavolta”.
Muratore cade da un ponteggio e muore
Un altro operaio, un giovane di 24 anni, è morto questa mattina, 6 maggio, in un cantiere in via Bassini, nel quartiere di Lambrate, a Milano. Il giovane, secondo le prime informazioni, è precipitato da un ponteggio. Sul posto il personale del 118, che ha potuto solo constatare il decesso, carabinieri, polizia locale, Ats e vigili del fuoco che stanno lavorando per mettere il ponteggio in sicurezza.
Continua la scia di sangue sul lavoro
Lunedì 5 maggio altre tre vittime. Un operaio esperto, un capoturno con oltre 30 anni di esperienza alle spalle, risucchiato da un macchinario in movimento che lo ha ucciso, un muratore precipitato da un’impalcatura di un edificio in ristrutturazione e un 47enne ucciso da una scarica elettrica che lo ha folgorato. I tre incidenti, che allungano la lista delle vittime italiane del lavoro, in Veneto, Campania e Lazio. Secondo i dati dell’Inail sugli infortuni, nel primo trimestre del 2025 sono stati denunciati all’Inps 205 morti, con un aumento dell’8,37% rispetto all’anno precedente.