Strangolò la madre con una cintura, poi finse che fosse morta per una caduta. Condannato all'ergastolo (Foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Ha strangolato con una cintura la madre 75enne, fingendo però fosse morta per una caduta accidentale in casa nel loro appartamento di via Wildt a Milano. Per questo un uomo di 47 anni è stato condannato ieri all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Milano, accogliendo la richiesta del pm titolare dell’indagine, che ha portato in carcere l’uomo. Il giorno prima dell’omicidio, avvenuto il 13 gennaio scorso, l’uomo aveva aumentato il massimale delle operazioni bancarie e dopo poche ore aveva accreditato dal conto della madre al suo 30.000 euro.
La confessione a un amico: “Ho ucciso mia madre”
Ad incastrarlo sono state le intercettazioni, tra cui una captata da una cimice piazzata nella sua auto, in cui confessa ad un amico di aver ammazzato la madre e di averla strozzata. Decisivi pure gli esiti dell’autopsia sulla signora e la testimonianza del direttore della filiale della banca, in cui l’uomo prelevò 30mila euro dopo la morte della madre, dicendo che gli servivano per comprare un immobile.
Sospesa anche la potestà genitoriale sulle sue figlie
I giudici hanno ritenuto l’uomo colpevole di omicidio aggravato, pluriaggravato anche dalla premeditazione, mentre hanno escluso le aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa. Inoltre hanno disposto, tra le misure accessorie, la sospensione della potestà genitoriale sulle due figlie. Gli sono stati confiscati tutti i beni, tranne l’appartamento che è stato la scena del crimine, che verrà restituito agli eredi che ne hanno diritto. Alla scorsa udienza, durante l’interrogatorio, il 47enne aveva detto che si era trattato di un “raptus”.
Le foto scattate alla mamma per deviare le indagini e i problemi di droga
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile, l’uomo, prima di chiamare i soccorsi, nella notte tra il 12 e il 13 gennaio scorsi, aveva scattato fotografie e realizzato anche alcuni video con il telefono, mostrando il corpo della donna già morta e usando in quei filmati finte espressioni d’affetto verso la mamma. Diceva che aveva sbattuto la testa, cadendo, e che lui aveva le cuffie e non aveva potuto aiutarla. Dalle analisi del telefono del figlio della vittima – con problemi di droga e alcol da molti anni e con ricoveri alle spalle in reparti psichiatrici per abuso di sostanze e precedenti per maltrattamenti sull’ex compagna – è emerso anche un video del 28 dicembre, in cui avrebbe cercato di precostituirsi una giustificazione plausibile per la morte della madre, dicendo che assumeva vari farmaci.
