NEW YORK – Apple ha spostato la produzione dei nuovi computer Mac Pro in Cina. Anche l’unico prodotto importante che veniva assemblato negli Stati Uniti così lascia il Paese. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, lo spostamento della produzione arriva in un momento di alta tensione commerciale fra Stati Uniti e Cina.
Una notizia che arriva insieme all’addio a Jony Ive, il guru del design che ha dato forma ai prodotti più iconici come l’iPhone, l’iPad e l’iMac. Ive lascia dopo quasi trent’anni, dopo essere stato il collaboratore stretto di Steve Jobs, e ha affiancato il co-fondatore della Mela fino alla sua ultima impresa: l’ideazione dell’attuale quartier generale di Apple, dalla celebre forma di astronave.
Ive continuerà ad occuparsi di estetica dei prodotti con una sua azienda che ha chiamato LoveFrom. La sua uscita cade in un momento particolare per il colosso californiano, con le vendite degli iPhone in calo e sempre più concentrato sui servizi. Dopo l’uscita di Ive il titolo di Cupertino in calo a Wall Street.
“Jony è una figura unica nel mondo del design e il suo ruolo nella rinascita di Apple non può non essere riconosciuto. Apple continuerà a beneficiare del suo talento lavorando con lui su progetti esclusivi”, ha detto Tim Cook, l’amministratore delegato dell’azienda di Cupertino.
Ive ha commentato dopo l’addio: “Dopo circa trent’anni e numerosi progetti, sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto per creare un team di progettazione e una cultura in Apple senza pari”. Al momento le sue responsabilità in azienda saranno prese in carico da due vicepresidenti. Ma il designer non taglia i legami con Cupertino che sarà tra i clienti della sua nuova società LoveFrom, fondata insieme all’amico di vecchia data Marc Newson.
Ancora non è chiaro che tipo di impatto economico e filosofico avrà questa scelta su Apple. Certo è che arriva in un momento di passaggio per Cupertino, nel mezzo della guerra commerciale Usa-Cina: le vendite degli iPhone sono in calo e l’azienda – secondo il Wsj – pensa di spostare a Pechino la produzione del Mac Pro. Per compensare il colosso californiano sta puntando sempre di più sui servizi, dalle app alla musica, dall’editoria fino alla produzione di contenuti televisivi. (Fonte ANSA e Wall Street Journal)