Approvata “Google tax”: i colossi del web dovranno avere la partita Iva

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2013 - 21:21 OLTRE 6 MESI FA

parlamentoROMA – La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla legge di stabilità che introduce in Italia, prima in Europa, la “Google tax“, per la quale i giganti del Web dovranno avere partita Iva. Il governo si è rimesso alla Commissione.

L’emendamento a prima firma del Pd Edoardo Fanucci e sottoscritto da Sel e da Svp prevede che:

”i soggetti passivi che intendano acquistare servizi ‘on line’, sia come commercio elettronico diretto che indiretto, anche attraverso centri media ed operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana”.

In questo modo i volumi di vendita realizzati in Italia sarebbero anche fatturati nel nostro Paese, con il conseguente gettito, mentre oggi vengono fatturati in altri paesi con regimi fiscali agevolati (per esempio l’Irlanda). Il governo, con il viceministro Stefano Fassina si è rimesso all’aula, mentre dubbi li hanno sollevati Giampaolo Galli e Marco Causi del Pd, timorosi che questa norma possa andare in contrasto con le normative europee.

La commissione ha anche approvato un emendamento di Stefania Covello (Pd) che mira alla tracciabilità: esso stabilisce che:

“l’acquisto di servizi di pubblicità on-line e di servizi ad essa ausiliari deve essere effettuato esclusivamente mediante bonifico bancario o postale dal quale devono risultare anche i dati identificativi del beneficiario”.