Bankitalia: “Europa fai presto. In Italia non si assume più”

Pubblicato il 17 Gennaio 2012 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA

Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia (Foto LaPresse)

ROMA – “Non si assume più, calano gli occupati e crescono i giovani disoccupati. Le liberalizzazioni fanno bene subito, non solo nel lungo periodo. Nel 2013 “avanzerà” il 5 per cento del prodotto interno lordo a netto degli interessi (ovvero l’avanzo primario) grazie alle tre manovre correttive disposte dall’Italia tra luglio e dicembre. Ma l’incertezza sulle prospettive di crescita è straordinariamente elevata”: è il quadro tratteggiato dalla Banca d’Italia.

Secondo il bollettino economico di Palazzo Koch, la Banca centrale europea ha fatto bene a dare i soldi alle banche nazionali europee, che così hanno meno difficoltà a concedere crediti per rimettere in moto l’economia.

Bankitalia avverte che se cala lo spread stiamo più tranquilli, ma comunque in una situazione di incertezza. Solo un ritorno dello spread Btp-Bund ai livelli della scorsa estate, intorno ai 300 punti, contro gli attuali 500, permetterebbe all’economia italiana di ”riprendersi più rapidamente” con un calo del Pil che si all’1,2 per cento nel 2013 e una crescita dello 0,8 per cento nel 2013.

Tra gli allarmi lanciati, l’aumento delle banconote false e il calo delle entrate fiscali a novembre, anche se il bilancio per il 2011 è di 330,5 miliardi di tasse.