Banca Popolare di Spoleto: oggi il cda convocato da Bankitalia

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Hanno varcato la soglia della sede umbra di Bankitalia a Perugia nella mattinata dell’8 febbraio i componenti del consiglio d’amministrazione della Banca popolare di Spoleto e il presidente dell’istituto di credito, Giovannino Antonini. ”Siamo stati convocati per una riunione di consiglio qui in Bankitalia – ha spiegato ai giornalisti lo stesso Antonini – per un confronto sulla situazione che si è venuta a creare dopo le dimissioni di membri dal consiglio d’amministrazione espressione di Coop e Monte dei Paschi. Oggi informiamo Banca d’Italia della situazione e per vedere cosa fare in futuro”.

La vicenda, sfociata nelle dimissioni di cinque componenti del cda della Popolare spoletina (Giorgio Raggi, di Coop Centro Italia, il 31 gennaio scorso) e il 4 febbraio dei rappresentanti di Montepaschi (Bandinelli, Antognoli, Sorge e Logi), era cominciata diversi mesi fa con un richiamo di Bankitalia alla dirigenza della Bps cui era seguita, il mese scorso, una nuova lettera che avrebbe sollecitato le dimissioni dello stesso presidente Antonini. Sabato scorso il cda della banca umbra aveva rinnovato il sostegno ad Antonini, decidendo nel contempo la sospensione temporanea del direttore generale, Alfredo Pallini.

Sospeso il direttore generale Pallini. Sempre oggi la Banca aveva comunicato che il consiglio di amministrazione ha temporaneamente sospeso le funzioni del direttore generale Alfredo Pallini. La decisione era stata presa sabato scorso, 5 febbraio, e resa nota oggi.

Le deleghe del direttore generale sono state affidate al vice direttore generale vicario. Nei giorni scorsi si erano dimessi i quattro consiglieri nominati dal socio di minoranza Monte dei Paschi di Siena, lamentando di non ”essere stati messi in condizione di apportare compiutamente il proprio contributo nell’ambito delle dialettiche consiliari”, mentre qualche giorno prima aveva lasciato la carica il consigliere Giorgio Raggi, espressione di Coop Centro Italia. La Banca, che ha ricevuto dei rilievi dalla Banca d’Italia a seguito di una ispezione, è inoltre al centro di una polemica fra le forze politiche locali.

Il presidente Antonini. La Banca Popolare di Spoleto ”gode di ottima salute, e questo è il messaggio che voglio mandare a tutti: dobbiamo combattere se qualcuno pensa di accaparrarsi l’ultima realtà bancaria dell’Umbria”: così il presidente di Bps, Giovannino Antonini, stamani a Perugia prima della riunione del consiglio d’amministrazione dell’istituto di credito umbro convocata da Banca d’Italia dopo le recenti dimissioni di alcuni membri dello stesso cda.

”Questa banca – ha voluto ribadire Antonini ai giornalisti – fortemente radicata sul territorio ed espressione di varie categorie sociali, produttive ed economiche, soprattutto delle piccole e medie aziende, che costituiscono la vera forza di Bps, deve rimanere autonoma per poter continuare a dare forza alle imprese che operano in Umbria. Guai se la nostra regione perdesse questa banca, dopo aver perso la Banca dell’Umbria è tutte le casse di risparmio: se perdesse anche la Bps, l’economia regionale accuserebbe un grave colpo, e non solo, essendo la Popolare spoletina espressione di tutta l’Umbria e di alcune province limitrofe”.

”Abbiamo affidato a tre consulenti – ha concluso Antonini – il compito di preparare il nuovo piano industriale e di sviluppo di questa banca (una bozza del piano viene presentata stamani nella riunione del cda in Bankitalia, ndr) che io ritengo sia necessario perche’ essendo l’ultima banca che ha conservato la propria autonomia, ha bisogno di consolidare il proprio futuro puntando su una sempre maggiore professionalita’ e di andare sul mercato con sempre maggior forza e da protagonista”.

[gmap]