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Cashback di Natale, 15mila partecipanti lo hanno già raggiunto facendo 10 operazioni: ora scatta il rimborso

Nel pomeriggio della quinta giornata dalla partenza del Cashback, già compaiono i primi cittadini che hanno maturato il diritto all’Extra Cashback di Natale.

Come fa sapere Palazzo Chigi, sono infatti 15mila i partecipanti che hanno già raggiunto la soglia minima delle 10 transazioni necessarie per ottenere il rimborso del 10% sugli acquisti effettuati con carte e app di pagamento entro il 31 dicembre 2020.

Il totale degli iscritti al programma ha superato i 4 milioni e sono oltre 1,6 milioni le transazioni già contabilizzate e acquisite dal sistema per un totale di rimborso accumulato pari a oltre 6,4 milioni di euro.

I numeri sono in continuo rialzo e a metà giornata di sabato 12 dicembre risultano oltre 7,5 milioni (mezzo milione in sole sei ore) gli strumenti di pagamento attivati ai fini del programma: 4,4 milioni di carte di credito e quasi 2 milioni di carte PagoBancomat caricati solo sull’app IO e circa 1,2 milioni dagli altri canali disponibili.

“Cashback relativo a dicembre verrà pagato nel 2021”

“Il cashback relativo al periodo sperimentale di dicembre viene pagato nel 2021, così come il primo semestre del 2021” fanno sapere le stesse fonti governative.

“Per entrambi questi periodi lo stanziamento complessivo è di 1.750 milioni. Quindi per l’extra cashback di Natale ci sono tutte le risorse necessarie”. 

Cashback, Gasparri: “Non ci sono i soldi”

A mettere in dubbio che ci siano i fondi necessari è stato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che parla di ennesima truffa del Governo.

“Ennesima truffa del Governo. Annunciano con enfasi il cashback, chiamato così invece che con un nome più semplice tipo ‘soldi indietro’, ma ingannano tutti gli italiani”.

“Per soddisfare tutte le richieste ci vorrebbero, secondo le ultime stime, 5 miliardi di euro. Invece sono stati stanziati, per questa voce, poco più di 200 milioni di euro”.

“Pertanto la gente resterà gabbata anche da questa iniziativa. Che servirà semmai ad accentuare i controlli fiscali e la tracciabilità dei cittadini. Insomma una operazione orwelliana da grande fratello”.

“I gonzi si registrano e diventano più tracciati, più identificati e più aggrediti dal fisco. Ma i rimborsi non ci saranno perché la cifra che servirebbe è venti volte più grande di quella stanziata. Abbiamo al governo dei veri e propri imbroglioni” (fonte: Ansa). 

 

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