“Come pagare meno tasse?” Libero risponde ai lettori

Pubblicato il 29 Dicembre 2011 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ possibile pagare meno tasse? Libero cerca di dare consigli pratici per “sopravvivere alla stangata del governo Monti”. Su Libero in edicola giovedì 29 dicembre Giuliano Zulin ha interpellato i consulenti fiscali dello studio Pirola Pennuto Zei. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ha invitato i propri lettori a scrivere, anche attraverso il sito internet, le proprie richieste: i consulenti, si legge sul sito, “vi spiegheranno come poter risparmiare su conti, accertamenti e casa”.

Ecco alcune delle risposte pubblicate sul quotidiano il 29 dicembre. Argomento molto caldo è stato l’Imu. Ma forse, spiegano gli esperti, c’è un modo per eluderlo: “L’applicazione dell’imposta municipale propria è stata anticipata al 2012. Però tale imposta (la cui aliquota ordinaria è pari allo 0,76%), a differenza dell’Ici, si applicherà anche sull’abitazione principale e sulle relative pertinenze con un’aliquota più bassa (0,4%). Peccato che il costo è destinato a salire per la prevista rivalutazione delle rendite e della riforma complessiva del Catasto che potrebbe far rincarare il balzello fino al 350%. Facile dunque consigliare, a chi è in procinto di comprare casa, di fare presto per scampare non tanto al ritorno dell’imposta sulla prima abitazione, quanto sul super rincaro delle tasse che si pagano dal notaio. In sostanza il governo, anticipando con rilevanti modifiche (metà del gettito andrà allo Stato) uno dei decreti sul federalismofiscale, ha di fatto introdotto una vera e propria patrimoniale, che graverà principalmente sui contribuenti del Centro- Nord, visto che sotto Roma – come ha certificato l’Agenzia del Territorio pochi mesi fa – ci sono due milioni di fabbricati fantasma. Pur comprendendo le ragioni tecniche che hanno portato a questa scelta – sostengono i consulenti dello studio Pirola – il limitare del prelievo essenzialmente ai soli (considerando il prelievo limitato su categorie ben definite di beni “di lusso”) beni immobili non risponde al principio di equità che avrebbe dovuto ispirare il decreto “salva Italia”.

Altro argomento di dibattito è la patrimoniale. Domanda: ma si può pagare di meno? La norma come formulata potrebbe consentire l’ottenimento di un risparmio di imposta nel caso di un patrimonio immobiliare che, pur essendo di proprietà dei genitori, sia utilizzato dal figlio; infatti, questo potrebbe essere donato dal proprietario genitore al figlio che vive nell’immobile, a titolo di piena proprietà, usufrutto o diritto di abitazione dell’im – mobile stesso e in tal caso l’immobile anche zero euro, dal momento che, ad esempio, in alcuni casi il “rimpatrio” (fisico o giuridico) dei capitali scudati potrebbe essere stato effettuato attraverso società finanziarie di non immediata individuazione (perché ad esempio nel frattempoliquidate), oppure perché le attività scudate sono riferibili(come avvienein non pochi casi) a Fondazioni di diritto estero o sono segregate in un alcune tipologie di trust, ossia in soggetti che potrebbero essere diversi dagli effettivi titolari. Non va neanche trascurata – spiegano gli esperti del Fisco – la circostanza che il contribuente quando ha deciso di avvalersi della riemersione delle attività all’estero ha fatto legittimo affidamento non solo sul costo “certo” dello scudo fiscale (rappresentato da un’imposizione una tantum definita nel suo ammontare), ma anche sull’anonimato che questo avrebbe di fatto assicurato