Commercianti: 2mila di multa se non danno scontrino con codice fiscale cliente per lotteria

di Riccardo Galli
Pubblicato il 11 Ottobre 2019 - 09:01 OLTRE 6 MESI FA
Commercianti: 2mila euro di multa se non danno scontrino con codice fiscale cliente per lotteria

Commercianti: 2mila di multa se non danno scontrino con codice fiscale cliente per lotteria (Foto d’archivio Ansa)

ROMA – Ricchi premi, relativamente, e pesanti sanzioni. E’ questa la ricetta per la ‘lotteria degli scontrini‘, la novità studiata per combattere e recuperare fondi dall’evasione fiscale e che partirà dal prossimo primo gennaio. Un maxi premio a fine anno da un milione più estrazioni mensili, che dal 2021 diverranno settimanali, con premi sino a 50mila euro; ma anche multe fino a duemila euro per i commercianti che non faranno lo scontrino buono per la lotteria.

Sono i numeri dello schema del decreto legge fiscale collegato alla legge di bilancio con cui il Governo punta a recuperare 7,2 miliardi di euro dalla lotta all’evasione fiscale. Contrasto al sommerso e al nero che conterà, e molto, anche sulla nuova lotteria degli scontrini. Il collegato è atteso in Consiglio dei ministri, con il via libera alla manovra di bilancio, tra lunedì e martedì prossimi. Numeri quindi ancora da confermare ma che, al netto di tanto clamorosi quanto al momento improbabili cambi di direzione, indicano chiaramente la rotta del Governo in materia.

Una rotta che alla ‘carota’ dei premi sposa il ‘bastone’ delle multe. Le prime per invogliare i contribuenti a chiedere sempre lo scontrino, e il secondo per scoraggiare i commercianti che non vogliono essere sinceri col Fisco e far tornare la memoria a quelli smemorati. I premi, quelli che appunto dovrebbero far nascere nei contribuenti italiani un’abitudine mai o poco avuta, quella di chiedere sempre lo scontrino, andranno da 10mila a 50mila euro e saranno sorteggiati una volta al mese il prossimo anno, con le estrazioni che diventeranno settimanali dal 2021. E poi un primo annuale da un milione di euro tutti, nessuno escluso, esentasse.

“I premi conseguiti mediante la lotteria non concorrono a formare il reddito imponibile né sono soggetti a tassazione ai fini delle imposte sui redditi ad altro titolo”, si legge infatti nella bozza del Dl fiscale collegato alla manovra. Chi paga con bancomat o carte poi raddoppierà le sue possibilità di vincita: per l’estrazione i suoi scontrini varranno il doppio. Per giocare sarà sufficiente farsi battere lo scontrino con codice fiscale, quello che già abitualmente chiediamo nelle farmacia, o farsi rilasciare una ricevuta per le cosiddette prestazioni d’opera, sempre con l’indicazione del codice fiscale.

Di contro, mano pesante per esercenti e commercianti che si rifiuteranno di accettare il codice fiscale del contribuente che vuole partecipare alla lotteria. Per loro il decreto fiscale prevede una multa salata che va da un minimo di 500 a un massimo 2mila euro. Oggi infatti, come per il teorico obbligo di accettare pagamenti elettronici, nessuna norma impone all’esercente di accettare o utilizzare il codice fiscale del suo cliente, né tanto meno lo sanziona in caso di rifiuto o di mancato invio del dato all’Agenzia delle entrate. Una novità che quindi, se confermata, rappresenterà una piccola rivoluzione. Se basterà per trovare e far entrare nelle casse pubbliche almeno una piccola fetta di quell’enorme torta che è l’evasione nel nostro Paese, lo dirà solo il tempo.