Condono cartelle fiscali, rimborso per chi ha già pagato quelle che poi verranno annullate

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2021 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA
Condono cartelle fiscali, rimborso per chi ha già pagato quelle che poi verranno annullate

Condono cartelle fiscali, rimborso per chi ha già pagato quelle che poi verranno annullate FOTO ANSA

Rimborso per chi ha già pagato le cartelle fiscali che verranno cancellate dal condono, ovvero quelle relative al periodo che va dal 2000 al 2015 compreso. Con il decreto legge Sostegni, atteso in Consiglio dei ministri venerdì 19 marzo, il Governo scioglierà infatti anche gli ultimi dubbi sul condono cartelle fiscali.

Il rimborso delle cartelle già pagate

Secondo la bozza l’Agenzia delle Entrate oltre ad azzerare i debiti, potrebbe effettuare anche il rimborso dell’importo che i contribuenti hanno già pagato per quelle cartelle che rientrano nel provvedimento di saldo e stralcio. Ma perché l’Agenzia restituisca l’importo dovuto è necessario che il contribuente non abbia altre pendenze.

Inoltre, potrà avvenire solo con il pagamento fatto dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge. Questo penalizzerebbe il contribuente che in buona fede ha pagato prima del Decreto Legge, per questo sarà necessario un ulteriore chiarimento. Il maxi condono sarà valido solo all’approvazione del decreto Sostegni, che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri già venerdì 19 o sabato 20 marzo. Dopodiché potrebbe essere necessario attendere un decreto attuativo.

Condono cartelle fiscali, cosa fare

Come riporta Il Sole 24 Ore, una volta entrata in vigore la norma, il contribuente non dovrà fare nulla. Se i debiti rientrano nella sanatoria, sarà la stessa amministrazione finanziaria a cancellare le pendenze di cittadini, imprese e professionisti. Con l’ipotesi della soglia a 5mila euro, il Governo cancellerà 61,5 milioni di vecchie cartelle per un controvalore di 70 miliardi di euro. 

Nel dettaglio la fascia temporale che va dal 2000 al 2015 vuol dire contare la data in cui il debito è stato consegnato nelle mani dell’ex Equitalia e non l’anno in cui è avvenuta la prima contestazione o l’anno d’imposta di riferimento. Per fare un esempio: un debito d’imposta relativo a una delle ultime dichiarazioni dei redditi presentate non sarà interessato dal condono.