Congedo maternità tutto dopo il parto: da oggi si può chiedere al settimo mese

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2019 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA
Congedo maternità tutto dopo il parto: al settimo mese richiesta all'Inps e certificato medico

Congedo maternità per interno dopo il parto: la circolare Inps (Ansa)

ROMA – Le donne che vorranno lavorare fino al nono mese di gravidanza e prendere il congedo di maternità obbligatorio di cinque mesi “esclusivamente dopo il parto” potranno fare domanda all’ Inps prima dei due mesi che precedono la data presunta del parto.

Lo chiarisce l’Inps in una circolare sulla norma della legge di Bilancio per il 2019 che prevede la possibilità di lavorare fino al nono mese di gravidanza e di astenersi dal lavoro nei cinque mesi successivi al parto. Ci deve essere un parere medico che certifichi che tale opzione non arreca pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.

La norma è entrata in vigore il primo gennaio 2019 ma con la circolare 148 l’Inps dà le istruzioni operative e quindi sblocca le domande eventualmente già arrivate e accetta le nuove domande. La documentazione sanitaria deve essere acquisita dalla lavoratrice nel corso del settimo mese di gravidanza.

“Le certificazioni che conterranno il solo riferimento alla data presunta del parto – si legge nella circolare- saranno ritenute idonee a consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa fino al giorno antecedente alla data presunta del parto, con conseguente inizio del congedo di maternità dalla data presunta stessa, e per i successivi cinque mesi”. Nel caso di parto successivo alla data presunta i giorni tra la data presunta e il parto “sono conteggiati nel congedo di maternità ma non possono essere indennizzati in quanto regolarmente retribuiti dal datore di lavoro e coperti sul piano degli obblighi contributivi”.

In generale il congedo di maternità consiste in un’astensione dall’attività lavorativa per un periodo sempre obbligatorio di 5 mesi, ma che può essere usufruibile secondo diverse modalità. 2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto. Oppure 1 mese prima e 4 mesi dopo il parto. Dal 2019 anche 5 mesi dopo il parto se non vi sono rischi per la salute di madre e figlio. (fonte Ansa)