Corre la locomotiva tedesca: il Pil cresciuto del 3,6% nel 2010

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

Festeggia la Germania dopo aver archiviato il 2010 con una crescita economica stellare. Il prodotto interno lordo (Pil) ha messo a segno l’anno scorso un rialzo del 3,6% contro il -4,7% del 2009, segnando la crescita più elevata mai registrata dalla Riunificazione, 20 anni fa. Il dato è risultato in linea con le previsioni della Bundesbank, la Banca centrale tedesca, fatte il mese scorso.

Nel quarto trimestre il Pil dovrebbe essere cresciuto dello 0,5%, secondo le stime dell’Istat tedesco. Il dato ufficiale sull’ultimo trimestre del 2010 è previsto per il 15 febbraio prossimo. A mettere il turbo alla locomotiva d’Europa è stato, come al solito, il comparto export. Nel 2010 le esportazioni tedesche sono, infatti, cresciute del 14,2%, in particolare è aumentata in modo esponenziale la domanda per i prodotti tedeschi ad alta tecnologia da parte dei Paesi emergenti con un alto tasso di crescita come la Cina.

Ma anche una ripresa degli investimenti e dei consumi interni hanno contribuito a raggiungere questo risultato ”straordinario”, affermano gli economisti, spiegando che tra le economie del Vecchio Continente solo la Svezia e la Slovacchia dovrebbero far meglio di Berlino. Gli investimenti delle aziende tedesche sono cresciuti del 9,4%, dopo una contrazione del 22,6% nel 2009 mentre i consumi privati hanno visto un rialzo dello 0,5% l’anno scorso, un dato di tutto rispetto secondo gli standard tedeschi, sottolineano gli analisti.

Per il 2011 e il 2012 la Bundesbank stima una crescita rispettivamente del 2 e dell’1,5%, con l’export che continuerà ad ”essere il motore della crescita tedesca”. Inoltre, il deficit di bilancio della Germania nel 2010 si è attestato al 3,5% del Pil, le importazioni sono cresciute del 13% e la disoccupazione è calata di 262.000 unità. Alla luce di questi risultati il Ministro dell’economia tedesco, Rainer Bruederle, ha dichiarato che la Germania è avviata sulla strada della ”piena occupazione”.

”L’anno scorso l’occupazione ha toccato livelli record e quest’anno è ai massimi dai tempi della riunificazione”, ha detto il ministro. ”Il nostro Paese è nella giusta direzione per raggiungere la piena occupazione”. La forte crescita della Germania, tuttavia, pone la Banca Centrale Europea davanti ad un bivio, spiegano gli economisti. Con alcuni Paesi che annaspano a causa della crisi dei debiti sovrani e con altri che crescono, sarà difficile per l’Eurotower varare una politica monetaria che soddisfi tutti i 17 membri di Eurolandia.