Educazione digitale tradotta in LIS, lo ha fatto Poste Italiane

L’educazione digitale diventa sempre più importante per tutti i cittadini, Poste Italiane la traduce nella lingua dei segni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2022 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA
Poste Italiane logo

Educazione digitale tradotta in LIS, lo ha fatto Poste Italiane

Educazione digitale e lingua dei segni italiana (LIS) vanno a braccetto nel webinar gratuito “Cittadini digitali” di Poste Italiane.

L’educazione digitale diventa sempre più importante per tutti i cittadini. Oggi infatti facciamo in rete una grande quantità di operazioni, dagli acquisti online, per la gioia dell’e-commerce, alle operazioni bancarie, spesso attraverso l’uso di uno smartphone.

È perciò evidente quanto sia importante essere educati digitalmente e avere tutti gli strumenti per proteggersi dai malintenzionati.

Nella giornata internazionale della lingua dei segni, il 23 settembre, Poste Italiane ha offerto a tutti i cittadini suggerimenti e consigli- tradotti in LIS-  per navigare in rete in tutta sicurezza, renderci consapevoli dei pericoli e perciò evitarli.

Anche il TGPoste– il portale di informazione di Poste Italiane-, in occasione della giornata celebrativa, è andato in onda con tanto di traduzione in LIS, in coerenza con la vocazione inclusiva che caratterizza l’azienda da 160 anni di storia.

Percorso di webinar

Il percorso di webinar tradotti in Lis è stato avviato già nello scorso anno, coinvolgendo a oggi quasi tutto il territorio nazionale.

I webinar di Poste Italiane comprendono sessioni di base che introducono alle innovazioni tecnologiche e digitali in atto e si affiancano ai contenuti multimediali disponibili sul sito di Poste Italiane come infografiche e videopillole, podcast  e iniziative ludico-educative

Non solo webinar ma anche Uffici Postali con sportello LIS

Gli uffici postali con sportello LIS sono disseminati in tutta Italia nell’ambito di un progetto di Poste Italiane per rendere i servizi di Poste accessibili alle persone sorde grazie a personale in grado di esprimersi in LIS. Solo a titolo di esempio menzioniamo gli sportelli LIS a Genova, Vicenza, CampobassoNapoli, Roma, Palermo.

I servizi degli sportelli LIS negli uffici postali

Pagamento dei bollettini, invio di corrispondenza e pacchi, servizi di consulenza per informazioni su prodotti finanziari, assicurativi, di investimento, tutto è a disposizione in lingua Lis, grazie al personale in grado di esprimersi nella Lingua Italiana dei Segni.

La Giornata internazionale delle lingue dei segni

La giornata internazionale della lingua dei segni è stata stabilita dall’ONU nel 2017 con l’obiettivo di tutelare i diritti umani e i diversi aspetti culturali e linguistici delle persone affette da sordità.

Da allora, a partire dal 2018 come stabilito dall’ONU, il 23 settembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale delle lingue dei segni.

La Lingua dei Segni Italiana, la LIS

La lingua dei segni italiana è una vera lingua sia dal punto di vista sociologico, in quanto espressione della comunità dei sordi italiani, sia dal punto di vista della struttura e sintassi, dato che ne ha di tutte sue.

La LIS, non è – come si potrebbe immaginare- del tutto uguale all’italiano. Anzi ne è spesso differente. Al contrario può avere similitudini con altre lingue orali.

I dati dell’OMS, l’udito della popolazione mondiale

Secondo gli esperti circa il 5% della popolazione mondiale convive con una perdita uditiva e le stime dell’OMS prevedono che, entro il 2050, circa una persona su quattro sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che, a causa di abitudini di ascolto non sicure, oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito.

I dati dell’OMS, l’ipoacusia in Italia

In Italia sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia riguarda tra gli over 65 una persona su tre. Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita.