Eni, Enel e Finmeccanica. Vertici: lunedì, forse, le nomine

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2014 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA
Eni, Enel e Finmeccanica. Vertici: lunedì, forse, le nomine ROMA – Eni, Enel e Finmeccanica: lunedì, forse, ci saranno le nomine dei vertici aziendali che saranno
“persone competenti e, in alcuni casi, nuove”
nella definizione di Piercarlo Padoan, ministro dell’Economia.
Intervistato in America dalla tv Cbs, Padoan ha così definito il concetto di competenza:
“Il modo in cui hanno gestito le responsabilità precedenti, il modo in cui hanno avuto successo e da dove vengono”.
Intanto però i tempi si allungano ai “tempi supplementari”, come ha scritto il Sole 24 Ore:
“Il governo si prenderà tutto il fine settimana e, secondo fonti autorevoli, solo lunedì pomeriggio, dopo la chiusura della Borsa, verranno pubblicate le liste dei candidati ai nuovi consigli di amministrazione di Eni, Enel, Finmeccanica e Terna. Qualche giorno in più potrebbe servire per Terna”.
Il cambiamento allo studio riguarda soprattutto l’uscita degli amministratori delegati dell’Eni Paolo Scaroni e dell’Enel Fulvio Conti, dopo nove anni. Per Scaroni e Conti non sarebbe del tutto venuta meno l’ipotesi di rimanere come presidenti, ma le probabilità residue sono in diminuzione. L’Eni è il perno intorno a cui ruota il mosaico delle nomine. Per la successione a Scaroni resta il nome di un interno, il direttore generale dell’esplorazione e produzione, Claudio Descalzi.
All’Enel ci sono vari candidati interni, sembra in vantaggio Francesco Starace, a.d. di Enel Green Power. In alternativa, più graditi a Conti sarebbero il direttore finanziario Luigi Ferraris o l’a.d. di Endesa, Andrea Brentan. Qualore dovesse essere promosso Starace, si fa l’ipotesi che al suo posto in Egp potrebbe andare Flavio Cattaneo, a.d. di Terna dal novembre 2005.
I giochi però non sono fatti. È trapelato, da indiscrezioni, che il ministero dell’Economia avrebbe inviato ieri sera in consultazioni riservate una “short list” con una decina di candidati al vertice delle cinque grandi società sotto nomina.
La partita è in buone mani, quelle di Matteo Renzi e dei suoi più intimi copin, i sottosegretari Graziano Delrio e Luca Lotti, come informa Repubblica: gli italiani
“saranno assolutamente sorpresi, faremo scelte di discontinuità ma senza disperdere le energie migliori già presenti”
ha assicurato Delrio.
Tra questi nomi, scrive ancora il Sole 24 Ore,
“ci sarebbero Marco Morelli, ex direttore generale vicario di Intesa Sanpaolo, Vittorio Colao, a.d. di Vodafone a cui sarebbe stato proposto di guidare l’Eni o le Poste, Stefano Cao, ex d.g. Eni per l’esplorazione e produzione ora nel gruppo Benetton, anch’egli candidabile per un rientro alla guida dell’Eni. Nella short list di via XX Settembre ci sarebbero ancora Francesco Caio e Luigi Gubitosi, per i quali si ipotizza una possibile candidatura a Terna o alle Poste, Domenico Arcuri, a.d. di Invitalia in corsa per la guida di Finmeccanica (dove verrebbe comunque confermato il presidente Gianni De Gennaro), infine Patrizia Grieco presidente di
Olivetti e Monica Mondardini a.d. di Cir e Espresso, che potrebbe andare a Poste.
Sono nomi in parte nuovi che, in caso di gradimento, potrebbero sparigliare la scelta di soli interni. Per Finmeccanica Arcuri, appoggiato da Massimo D’Alema e Gianni Letta, contende la poltrona di a.d. al candidato interno più forte, Giuseppe Giordo di Alenia. In uscita Alessandro Pansa, verso Fintecna.
Per la presidenza Eni è stato fatto il nome di Giampiero Massolo, da maggio 2012 direttore del Dis, il Dipartimento per i servizi segreti. L’ambasciatore Giovanni Castellaneta, presidente della Sace, potrebbe essere candidato alla presidenza dell’Enel.
Sulle presidenze, Repubblica avanza altre ipotesi:
“Spuntano tre “presidenti rosa” di grande peso: Paola Severino, ministro della Giustizia nel governo Monti, Emma Marcegaglia, ex numero uno di Confindustria, che sono in corsa per i vertici dell’Eni e dell’Enel e Patrizia Grieco, numero uno di Olivetti”.
Sulle nomine dei capi esecutivi anche Repubblica ripete che
“per l’Eni, secondo le indiscrezioni di queste ore, Palazzo Chigi opterebbe per una parziale discontinuità: via Paolo Scaroni, come ad salirebbe Claudio Descalzi, attuale direttore generale.
“All’Enel come capo azienda viene dato in pole Francesco Starace, attuale ad di Enel Greenpower, la cui nomina al posto dell’uscente Fulvio Conti sarebbe anche la soluzione più gradita all’interno dell’azienda. Per Finmeccanica sembra allontanarsi il trasferimento dalle Fs di Mauro Moretti, mentre il più accreditato per ricoprire il ruolo di ad è Giuseppe Giordo di Alenia.
“Alle Poste dovrebbe andare Francesco Caio, il “Mister Agenda digitale” nominato dal governo Letta. Resterà invece alla Rai il dg Luigi Gubitosi, entrato nel toto nomine delle grandi aziende nonostante il suo desiderio di restare alla tv di Stato «Staremo qui, il governo ha espresso fiducia », ha detto ieri lo stesso Gubitosi”.
Questo pezzetto, riportato senza il minimo di spirito critico, è un monumento alla impassibilità della faccia di Gubitosi, del quale per mesi e ancora in questi giorni si è scritto, certo non senza qualche ispirazione, che aspirava a posti tipo Enel o Terna e forse anche Eni.
Settimana prossima, completa il quadro Repubblica,
“è prevista anche la nomina del nuovo capo dell’Aise, il servizio segreto estero. I candidati sono l’attuale numero due Alberto Manenti, il generale Carlo Magrassi e l’attuale direttore pro tempore Paolo Scarpis. In corsa restano anche l’ammiraglio Foffi e il generale Preziosa. Ci potrebbero essere sorprese anche all’Aisi: l’attuale direttore Arturo Esposito non è in scadenza ma il governo potrebbe cogliere l’occasione per un ricambio anche al servizio interno”.
Sul piano formale. informa il Sole 24 Ore,
“il termine per depositare le liste dei candidati al vertice Eni scade domenica 13 aprile (cioè 25 giorni prima dell’assemblea degli azionisti, che è convocata per l’8 maggio), ma siccome il 13 è domenica l’interpretazione al ministero è che sia possibile andare al giorno successivo, unificando la scadenza con quella per la lista delle candidature a Finmeccanica. A quel punto verrà fatto un pacchetto unico con Enel e Terna, per le quali c’è un maggior margine a disposizione”.