Ex Ilva, accordo tra ArcelorMittal e i commissari. Sindacati: "Non si decide senza lavoratori" Ex Ilva, accordo tra ArcelorMittal e i commissari. Sindacati: "Non si decide senza lavoratori"

Ex Ilva, accordo tra ArcelorMittal e i commissari. Sindacati: “Non si decide senza lavoratori”

Ex Ilva, accordo tra ArcelorMittal e i commissari. Sindacati: "Non si decide senza lavoratori"
(Ansa)

ROMA – Accordo di base raggiunto tra ArcelorMittal e i commissario straordinari dell’ex Ilva. “Abbiamo firmato un preaccordo su cui abbiamo lavorato tutta la notte. E’ un accordo nell’interesse del Paese, dei creditori e dei lavoratori”, ha spiegato Alessandro Danovi, commissario straordinario dello stabilimento.

Poco prima l’avvocato del gruppo franco-indiano, Ferdinando Emanuele, aveva detto: “Abbiamo raggiunto un accordo che indica le base per la negoziazione che si svolgerà fino al termine massimo del 31 gennaio con lo scopo di raggiungere un accordo vincolante”.

Parole arrivate pochi minuti prima dell’udienza davanti a giudice civile di Milano Claudio Marangoni. L’udienza, fissata per discutere del ricorso d’urgenza presentato dai commissari dell’Ilva contro ArcelorMittal, è quindi stata rinviata al 7 febbraio 2020. Nell’udienza di venerdì 20 dicembre si è dato atto dell’accordo raggiunto, senza consegnarlo al giudice, si è preso atto delle dichiarazioni dell’a.d. di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, che ha ribadito gli impegni presi – spiega l’avvocato di Ilva Giorgio De Nova – “quindi noi abbiamo chiesto i termini del 20 gennaio per il deposito della memoria e la controparte al 31. Il giudice ha fissato la data della prossima udienza al 7 febbraio”, chiosa l’avvocato.

 L’ACCORDO – L’accordo di base è un Heads of agreement che si limita ad indicare le basi della futura negoziazione che si svolgerà fino al termine massimo del 31 gennaio con lo scopo di raggiungere un accordo vincolante. Il negoziato tra le parti dovrà sciogliere nodi relativi all’investimento della multinazionale franco-indiana, l’ammontare dell’importo dell’intervento statale, la decarbonizzazione del sito di Taranto e gli esuberi.

In una nota di ArcelorMittal scrive: “Il nuovo piano industriale prevede investimenti in tecnologia verde da realizzarsi anche attraverso una nuova società finanziata da investitori pubblici e privati”. I negoziati  proseguiranno fino a gennaio 2020. Nel frattempo, nel corso dell’audizione che si è tenuta oggi, i Commissari Ilva e AM InvestCo hanno chiesto un ulteriore rinvio fino alla fine di gennaio 2020 della richiesta delle misure provvisorie avanzate dai commissari Ilva.

I SINDACATI – La notizia del pre-accordo non è piaciuta ai sindacati. “Non si può decidere senza coinvolgere i lavoratori”, ha tuonato all’Adnkronos il leader Uilm, Rocco Palombella, pessimista sui tempi della futura trattativa con i sindacati da chiudere entro il 31 gennaio prossimo: “Così la trattativa parte in salita e sarà difficile da realizzare entro i tempi previsti da Commissari e Mittal”.

Mentre Marco Bentivogli, leader Fim, sottolinea: “Siamo sempre disponibili al confronto ma in un mese ribaltare gli assunti di queste premesse che non vanno, ci sembra un’operazione tutta in salita”. “Per noi resta inoltre confermato il rifiuto di un piano industriale che contenga esuberi”, prosegue conversando con l’Adnkronos. “Quelle di oggi infatti ci sembrano solo linee guida molto simili a quel piano industriale già presentato dal ministro Patuanelli nell’ultimo incontro al Mise e su cui abbiamo dato un giudizio negativo”. (Fonte: AdnKronos)

 

 

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