Fiat, Marcegaglia: “Stallo pericoloso a Pomigliano D’Arco, la Fiom tratti”

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 16:15| Aggiornato il 23 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Emma Marcegaglia

Nella trattativa tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici sullo stabilimento di Pomigliano d’Arco c’é “un momento di stallo molto pericoloso” e “se per una cecità di questo tipo, per un rifiuto anacronistico e inspiegabile da parte della Fiom” non andasse in porto l’investimento del Lingotto di 700 milioni di euro circa, “sarebbe un fatto assolutamente negativo”.

Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che a margine di una conferenza stampa ha aggiunto: “La nostra richiesta, il nostro auspicio, è che la Fiom non abbia questo atteggiamento e che tratti”.

“Mentre dalla Fim e dalla Uilm c’é una sostanziale adesione, dalla Fiom c’e una sostanziale non accettazione” delle richieste della Fiat e questo è “un segnale molto negativo”, ha detto Marcegaglia. “D’altra parte i sindacati polacchi – ha evidenziato – hanno subito detto: ‘accettiamo’”.

Quindi “se per una cecità di questo tipo perdessimo un investimento di 700 milioni di euro” con tutte le conseguenze sui dipendenti e sull’indotto, “se per un rifiuto anacronistico e inspiegabile da parte della Fiom di andare incontro a richieste che in altri Paesi vengono accettate, per il futuro dell’industria sarebbe un fatto assolutamente negativo”, ha affermato il numero uno di viale dell’Astronomia.

“Non si può non trattare sulle richieste di un’azienda che vuole essere più competitiva”, ha concluso.