ROMA – Il Fisco può ipotecare la casa a chi non regola i propri debiti con lo Stato entro due mesi. Senza aspettare ricorsi e quindi capire se ha ragione o meno. E’ Corrado Zunino su Repubblica a ricordare le nuove misure disposte dall’Agenzia delle Entrate. Dall’1 ottobre i controlli di Equitalia si sono fatti più intensi e più spietati. Ad esempio, scrive Zunino, Equitalia “potrà iscrivere ipoteca sull’artigiano considerato infedele, potrà pignorare il suo conto corrente, avviare i pignoramenti presso terzi e far partire le ganasce fiscali su auto e van posseduti”.
Inoltre il per essere considerati in mora basta un avviso. Prima era necessario avviare una cartella esattoriale: il moroso aveva tra i 15 e i 18 mesi per saldare il debito.
Invece adesso la scadenza è di due mesi: “entro 61 giorni dall’avviso il contribuente o paga l’intera somma o contesta pagandone un terzo (più gli interessi maturati)”.
E se il contribuente fa ricorso, il Fisco non può pignorare niente per 6 mesi, ma può ad esempio pignorare la casa o bloccare un’auto subito. Anche se non c’è ancora un processo e se, ricorda Zunino, finora in media 4 contribuenti su 10 vincono il ricorso.
Per questo il contribuente dovrà per forza versare il denaro: non avrà più il tempo materiale di dimostrare di avere eventualmente ragione. Spiega Zunino che “se il colpito dimostrerà di avere problemi di liquidità chiederà a un giudice tributario una sospensiva per fermare l’azione (per 150-180 giorni) oppure aderirà a un concordato (sconto con trattativa)”.