Evasione fiscale, 13 mld recuperati: “Altri blitz in stile Cortina”

Pubblicato il 29 Marzo 2012 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il fisco ha incassato solo nel 2011 ben 12,7 miliardi di euro dall’evasione fiscale. Si tratta del 15,5 per cento in più rispetto al 2010, come spiega l’Agenzia delle Entrate. Un risultato soddisfacente grazie anche alle operazioni di controllo massivo per Attilio Befera, che ha annunciato che i blitz in stile Cortina della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate continueranno anche nel 2012. Solo nel 2011 l’amministrazione fiscale ha operato 697 mila accertamenti, l’1,2 per cento in meno dei 706 mila accertamenti del 2010. Befera ha comunque sottolineato che le operazioni prevedono un selezione accurata: “Non controlliamo chi passa per caso”.

Il tesoretto da 12,7 miliardi incassati è costituito dai versamenti diretti, che ammontano a 8,2 miliardi di euro nel 2011 contro i 6,6 miliardi del 2010, e dal riscosso da ruoli per 4,5 miliardi. L’incremento ha interessato tutte le tipologie di contribuenti: dalle grandi imprese con il 31 per cento, alle imprese di piccole dimensioni ed ai lavoratori autonomi per il 25 per cento. Il restante 27 per cento è arrivato dalle persone fisiche.

Luigi Magistro, direttore centrale accertamento, ha spiegato: “Il risultato è il frutto della strategia da tempo messa in campo dall’Agenzia, che si basa su controlli sempre più mirati grazie ad analisi del rischio di evasione molto approfondite. Infatti a fronte di una diminuzione (-1,2%) del numero di accertamenti, che passano dai quasi 706 mila del 2010 ai circa 697 mila del 2011, la maggiore imposta accertata è cresciuta del 9,3%, superando la quota di 30,4 miliardi contro i 27,8 registrati nel 2010”.

Befera ha poi sottolineato che se i controlli sono diminuiti “significa che disturbiamo di meno i contribuenti onesti”. Ma grazie alla selezione nei controlli è stato possibile aumentare la maggiore imposta accertata nonostante la diminuzione dei controlli. Befera ha poi commentato quanto accaduto a Giuseppe P, l’artigiano edile che a Bologna si è dato fuoco davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate: “Siamo estremamente dispiaciuti per quanto è accaduto, seguiremo direttamente questo caso. Chiediamo ai nostri dipendenti sempre il massimo rispetto nei confronti dei cittadini”.