Fisco. Più tasse pagate vuol dire ripresa: +1% giugno 2015

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2015 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA
Fisco. Più tasse pagate vuol dire ripresa: +1% giugno 2015

Fisco. Più tasse pagate vuol dire ripresa: +1% giugno 2015

ROMA – Le entrate tributarie e contributive del periodo gennaio-giugno 2015 “evidenziano un aumento dell’1% (+3,252 miliardi), rispetto all’analogo periodo 2014”. Lo comunica il Mef (Tesoro). Il dato tiene conto dell’aumento del +0,6% (+1,319 miliardi) delle entrate tributarie e della crescita delle entrate contributive del +1,9% (+1,933 miliardi).

L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, – spiega il Mef – quindi integra quello già diffuso con la nota del 5 agosto scorso. Oltre ai dati già diffusi dunque (+1.319 milioni di euro per le entrate tributarie pari a +0,6%) emerge oggi che gli incassi contributivi del primo semestre 2015 sono risultati pari a 104.993 milioni di euro, con un aumento di circa 1.930 milioni di euro (+1,9 per cento) rispetto al corrispondente periodo del 2014.

Per quanto riguarda invece le entrate tributarie degli enti territoriali, nel periodo gennaio-giugno 2015, segnano una crescita rispetto a quelle registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente: si registrano complessivamente entrate per 26.200 milioni di euro (+1.836 milioni di euro, +7,5 per cento).

Il confronto è influenzato dal gettito della “mini Imu” versata a gennaio 2014 ma di competenza dell’anno 2013 (art. 1, comma 5, del D.L. n. 133/2013) e per altro verso dal gettito dell’acconto Tasi 2015 (scadenza 16 giugno), pari a 2.388 milioni di euro (+220,1%).

Per questa ultima imposta la variazione positiva di +1.642 milioni di euro è dovuta alla circostanza che quest’anno il versamento riguarda tutti i Comuni mentre nel 2014 riguardava solo i Comuni che avevano deliberato in materia entro il mese di maggio 2014.

Infine le poste correttive nel periodo considerato, pari a 14.309 milioni di euro (+266 milioni di euro, +1,9 per cento), sono in aumento rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Le compensazioni relative alle imposte indirette attribuibili all’Iva evidenziano una flessione di 173 milioni di euro (-2,2 per cento).