Fonsai, Unipol all’Antitrus: “No allo stop dei concambi e Premafin”

Pubblicato il 1 Maggio 2012 - 00:40 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Definire i concambi per la maxi-fusione col gruppo Fonsai e dare il via all’aumento di capitale di Premafin. Sono le strade che Unipol non vuole vedersi sbarrare dall’Antitrust con la quale ha già avviato i contatti per limitare l’impatto dello stop all’operazione. Il progetto continua a prevedere la fusione a quattro, Milano Assicurazioni compresa, e non è sulla vendita della controllata di Fonsai che Unipol intende impegnarsi col garante alla concorrenza.

Piuttosto l’idea è di creare un ramo d’azienda con i marchi e i premi da cedere, stimati in 1,3 miliardi. ”Nei prossimi giorni collaboreremo con l’Antitrust al fine di ottenere che il provvedimento di sospensione sia circoscritto alle sole attivita’ che producono effetti irreversibili e non a tutte le attività prodromiche al progetto”, ha detto l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, nel corso dell’assemblea di bilancio. Un incontro a Roma e’ in agenda mercoledì, e la risposta dell’autorita’ non dovrebbe farsi attendere molto. Il manager ha auspicato in particolare che l’authority non consideri irreversibile il ”dialogo con le società per la definizione dei concambi”, né la delibera dell’assemblea di Premafin, prevista per il 17 maggio, sull’aumento di capitale da 400 milioni riservato alla compagnia delle coop.

Su questo tema la presidente di Premafin, Giulia Ligresti, e il direttore generale, Andrea Novarese, hanno aperto la serie di incontri con l’Antitrust per poi riferirne in serata al board della holding. In sede anche Jonella e Paolo Ligresti. In ogni caso ”andremo sul mercato” a chiedere risorse ai soci, ”solo con tutti gli elementi definiti e con il placet dell’Antitrust” e delle altre authority, ha spiegato Cimbri. Proprio oggi era stato ipotizzato un appuntamento dei vertici di Fondiaria Sai con l’Isvap per capire se la richiesta di ristabilire i margini di solvibilità possa attendere i tempi lunghi imposti dal garante della concorrenza.

Ma non risulta essersi tenuto un incontro, mentre il 3 maggio e’ confermato il board di Fonsai per un aggiornamento. La mossa dell’antitrust (che blocca il progetto per i 45 giorni dell’istruttoria più i 30 per l’esame dei profili concorrenziali da parte dell’Isvap) è peraltro compatibile, secondo Cimbri, con l’esecuzione degli ”aumenti di capitale entro luglio”.