Governo vs fuga di capitali all’estero: multe triplicate, più controlli

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Multe triplicate e più controlli alle frontiere: scatta il piano del governo per tentare di arginare il fenomeno dell'”esodo” di italiani che portano soldi (in contanti) all’estero per “salvarli” dalle tasse. Per fermare la figa di capitali al l’estero il governo pensa a nuove misure da inserire nel pacchetto anti-evasione da inserire nel nuovo decreto legge fiscale che dovrebbe essere presentato al prossimo Consiglio di ministri.

Il governo prova a rendere più difficile la vita agli “esportatori” illegali agendo soprattutto sul fronte della deterrenza: l’ipotesi allo studio è quella di elevare almeno di 6 volte l’attuale sanzione aministrativa. In sostanza verrebbe previsto l’aumento della multa pecuniaria dal 5 al 30% della somma eccedente il limite di valuta esportabile. Inoltre chi verrà “pizzicato” a far transitare illegalmente valuta oltre-confine non avrà più la possibilità di essere ammesso al pagamento dell’una tantum per estinguere la vioalzione valutaria una volta che è passato un anno dall’accertamento subito.

Per restare in tema di dogane e di lotta alle contraffazioni e agli scambi illegali di merci, lo schema di decreto prevede anche l’aumento delle sanzioni amministrative previste per le differenze, rispetto alla dichiarazione, di merci destinate all’importazione definitiva, al deposito o alla spedizione ad un’altra dogana. In sostanza sul commercio internazionale si punta ad elevare la sanzione amministrativa, anche fino a 30.000 euro, anziché puntare sulle sanzioni penali, difficilmente applicabili soprattutto sui piccoli scambi e sulla cosiddetta piccola contraffazione che oramai viaggia sempre più on line.