Giappone, dopo il terremoto a picco la produzione industriale: marzo -15,3%

Pubblicato il 28 Aprile 2011 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO – La produzione industriale giapponese ha segnato a marzo un crollo record del 15,3% per l’effetto del sisma/tsunami: il dato è peggiore del -8,6% di febbraio 2009, momento della fase piu’ acuta della peggiore recessione dopo la Seconda guerra mondiale in scia alla crisi globale.

Le stime degli analisti oscillavano nella forchetta di -10,8%/11,4%, dopo l’aumento dell’1,8% di febbraio. I principali produttori nipponici si aspettano ora un parziale rimbalzo in aprile (+3,9%) e maggio (+2,7%), secondo il tradizionale sondaggio allegato al rilascio della statistica. Tutti settori seguiti, 16 nel complesso, hanno segnato pesanti cali: il comparto relativo ai trasporti è crollato del 46,4% in scia alla carenza di componenti, contribuendo alla metà del tonfo totale. I macchinari generici hanno ceduto il 14,4%, mentre l’11,4% il settore chimico.

Per il ministro dell’Economia, Kaoru Yosano, il tonfo del 15,3% segnato a marzo dalla produzione industriale nipponica è ”da forte shock”.  Il ministro ha aggiunto che è necessario accelerare gli sforzi per la ripresa.

Dati positivi, invece, dalla disoccupazione ferma al 4,6% a marzo, sui minimi degli ultimi due anni, nonostante le previsioni peggiori per l’effetto sisma/tsunami. Lo ha reso noto il ministero degli Affari interni e delle Comunicazioni, secondo cui nell’esercizio fiscale 2010/11, chiuso a fine marzo, il tasso dei senza lavoro si e’ attestato al 5%, meglio del 5,1% dell’esercizio precedente. Migliora, inoltre, il rapporto tra offerta e domanda di lavoro, salito a 0,56 da quota 0,45: in altri termini, secondo il ministero del Welfare, ci sono 56 posti disponibili per ogni 100 richieste.

Famiglie. La spesa delle famiglie ha segnato in Giappone il peggior un crollo annuo dell’8,5% a marzo, a 293,181 yen (quasi 2.450 euro), scontando gli effetti del sisma/tsunami. I salari medi, rende noto il ministero degli Affari interni e della Comunicazioni, si sono attestati a 421.975 yen, in calo del 4,1% in termini reali. La spesa delle famiglie e’ un elemento chiave dei consumi privati che valgono il 60% circa del Pil nipponico.