Giappone: scende la disoccupazione, frena la produzione industriale

La disoccupazione in Giappone scende al 5% a settembre, contro il 5,1% del mese precedente, grazie alla tenuta dei settori medico, manifatturiero e del welfare. Il numero dei senza lavoro, spiega il ministero degli Interni e delle Comunicazioni, è stato pari a 3,4 milioni di unità, 230.000 in meno su base annua.

Gli occupati nel comparto manifatturiero sono saliti a 50.000 unità, a quota 10,66 milioni, mettendo a segno il primo rialzo in oltre due anni, mentre, quanto ai comparti medico e welfare, l’espansione totale è stata di 420.000 unità, a 6,68 milioni. Gli occupati sono 63,09 milioni (62,78 milioni ad agosto). Il rapporto tra offerta e domanda di lavoro, in base alla rilevazione del ministero del Welfare, si e’ attestato a quota 0,55 a settembre, a fronte dello 0,54 del mese precedente: ciò significa che ci sono 55 posti disponibili ogni 100 richieste.

La produzione industriale giapponese segna invece a settembre una frenata superiore alle attese, cedendo l’1,9% sul mese precedente e confermando i segnali negativi sullo stato dell’economia. Lo rende noto il ministero dell’Economia, Commercio e Industria che, ribassando per il secondo mese di fila il giudizio sulla congiuntura (”la produzione sembra essersi indebolita”), osserva che il fenomeno sconta soprattutto la debolezza delle domanda esterna e interna nel settore dell’auto.

Il sottoindice dei trasporti, infatti, si e’ contratto del 4,2%, dopo la fine degli incentivi pubblici per l’acquisto di auto ecologiche, mentre quello del comparto elettronica il 5%. Le previsioni sulla produzione da parte dei grandi operatori manifatturieri sono negative su ottobre (-3,6%) e positive su novembre (+1,7%).

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