Impregilo, sì di Gavio all’Opa di Salini. Una battaglia lunga un anno

Pubblicato il 9 Aprile 2013 - 13:28| Aggiornato il 28 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Dopo oltre un anno finisce la battaglia su Impregilo, il principale general contractor italiano “scalato” da Salini prima con una battaglia assembleare e poi con un’Opa, procedura tanto dura e trasparente quanto poco abituale in Italia. Gavio, socio col una quota pari al 29,9%, ha deciso di aderire all’offerta da 4 euro per azione lanciata dal costruttore romano, che ora ha la strada spianata verso il progetto di fusione con Impregilo.

Il progetto è stato sempre quello: creare quel campione nazionale nelle costruzioni che potesse confrontarsi meglio sul mercato mondiale contro i giganti del settore. Secondo i detrattori, invece, il percorso porterebbe soprattutto a diluire il debito Salini in Impregilo. Ora, in attesa di venerdì, ultimo giorno utile per aderire all’Opa, si fanno soprattutto i conti: le battaglie legali sono costate a tutti parecchio e a questo punto saranno perlomeno congelate, ma i Gavio, che appena un anno fa si erano presi un po’ a sorpresa il controllo di Impregilo dopo l’abbandono dei soci storici Benetton e Ligresti, escono con un incasso di 450 milioni e una plusvalenza di 68 milioni per la capogruppo Astm e si tengono comunque l’1,99% di Impregilo ”a puro titolo di investimento finanziario”.

Se a Tortona si esce con un po’ di amaro in bocca (”non sussistono più le ragioni strategiche che avevano giustificato l’investimento in Impregilo”, spiega una nota di Astm), Salini attraverso il mega dividendo incasserà la gran parte dei benefici della vendita della brasiliana Ecorodovias, che serviranno anche per rientrare dal finanziamento dell’Opa fornito da Banca Imi (gruppo Intesa) e dalla francese Natixis.

“Sono contento che le notizie vadano verso ciò che auspico sia una positiva conclusione: aspettiamo che tutto si concluda negli interessi degli azionisti”, ha affermato l’amministratore delegato di Salini e di Impregilo, Pietro Salini a proposito della scelta del gruppo Gavio di aderire.

”Ci sono tanti azionisti – spiega Salini a margine della consegna del premio M&A Award – quindi dobbiamo aspettare la fine” dell’offerta. Il costruttore conferma poi che con l’integrazione Salini-Impregilo si potrebbero creare 20.000 posti di lavoro. ”Certo – replica a una domanda – è una delle sfide industriali più importanti, è un’aggregazione attraverso la quale possono aumentare i posti di lavoro e non diminuire”.