Lavoro, Sacconi: “Basta con i contratti a progetto”

ROMA – I contratti 'cococo' e 'cocopro' sono un ''simbolo dell'ipocrisia'' che ''se saremo capaci di una regolamentazione piu' moderna sul resto'' possiamo ''cancellare''. Lo dice in un'intervista al Giornale l'ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che sull'articolo 18 precisa: ''o la riforma e' chiara o conviene non modificarlo''.

Il senatore del Pdl esorta a mantenere ''contemporaneamente una regolamentazione semplice per l'apprendistato, per i contratti a orario modulato e il lavoro intermittente, per i contratti a termine e per gli stessi voucher con i quali sono stati regolarizzati, ma solo nel Nord, molti spezzoni lavorativi sommersi''.

Sacconi annuncia che lunedi' il Pdl presentera' il testo definitivo del suo ''Manifesto per il lavoro'' e sottolinea che l'impegno del partito e' per il sostegno al governo Monti ''proprio nella misura in cui esso si rivela utile a realizzare il completamento delle nostre azioni di riforma, a loro volta concordate con l'Europa''.

Per il senatore del Pdl occorre tornare alla riforma dell'apprendistato, per ''riconoscere che l'azienda e' l'ambiente formativo piu' idoneo per il lavoratore senza eccessivi oneri burocratici''. Il fatto che Monti abbia scelto la via del disegno di legge, ''nella materia piu' divisiva'' e ''durante l'ultimo anno di legislatura'', puo' trasformare l'iter della riforma in un ''Vietnam'' dagli ''esiti imprevedibili''.

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