Istat: quasi un giovane su due senza lavoro. E tra chi ce l’ha 1 su 3 è precario

Pubblicato il 27 Settembre 2012 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA
Enrico Giovannini (Foto Lapresse)

ROMA – Quasi un italiano su due tra i 18 e i 29 anni non ha un lavoro. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, su 7,7 milioni di giovani tra i 18 e i 29 anni solamente il 40,3% lavora, il 13% cerca un lavoro mentre il 46,7% è inattivo, cioè non studia, ma in sei casi su dieci studia.

Parlando alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulle variazioni al Def, il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, ha però detto che la situazione potrebbe migliorare: secondo lui alcuni segnali macro-economici fanno ”ritenere possibile” che per il Pil 2012 ci sia ”uno scenario leggermente più favorevole” del -2,4% indicato dal governo nella nota di aggiornamento del Def.

”Nella prima parte del 2012, ha detto Giovannini, la dinamica del mercato del lavoro ha continuato a presentare elementi di criticità per i soggetti tradizionalmente più deboli quali i giovani e le donne. La caduta dell’occupazione degli italiani tra i 18 e i 29 anni non mostra battute d’arresto (-2,8%, pari a 91.000 unità in meno, a fronte di un calo demografico di 58.000 unità), coinvolgendo entrambi i sessi sull’intero territorio nazionale”.

Tra le persone maggiorenni ma non ancora trentenni i dipendenti fissi sono diminuiti del 7,3% (-129.000 unita’), mentre quelli a termine sono aumentati del 4,6% (+42.000 unità) e i collaboratori del 4,7% (+4.000 unità). Così circa un giovane su tre svolge un lavoro atipico (dipendente a termine o collaboratore): il 34,8% contro il 12,2% del totale occupati.

Tra i giovani tra i 18 e i 29 anni il tasso di disoccupazione ha raggiunto, nel primo semestre di quest’anno, il 24,4%, con una punta del 39,7% per le giovani donne residenti nel Mezzogiorno.

Giovannini ha anche evidenziato “un’ulteriore crescita dei giovani Neet (Not in education, employment or training) 18-29enni, la cui incidenza passa dal 25,3% del 2011 al 26,9% del 2012. I giovani che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione sono 2.071.000 unità, 103.000 in più rispetto al primo semestre del 2011.

Va però precisato, ha sottolineato Giovannini, che mentre un quarto (24,5%) dei Neet si colloca completamente al di fuori del mercato del lavoro, più di un terzo (880.000 unità, pari al 42,5% del totale) è alla ricerca attiva di un lavoro e il restante 33% rientra nella ‘zona grigia’ dell’inattività, composta da individui che mostrano un qualche livello di attaccamento e interesse nei confronti del lavoro”.