Ricerca, Napolitano: “Attenti al rigore, ma no ai tagli col machete”

Pubblicato il 4 Marzo 2011 - 18:15 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

GINEVRA – ”Anche in questa fase di tagli della spesa pubblica, di rigore in seguito all’accumulo di un grande stock di debito pubblico, ritengo che i tagli della spesa pubblica non possano essere fatti con il machete. Non si possono mettere sullo stesso piano tutte le spese”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine della visita ai laboratori del CERN di Ginevra dove ha sollecitato anche un maggiore contributo del settore privato alla ricerca.

Questo deve valere anche in una fase di “restringimento della spesa pubblica dovuto ad un debito che deve essere alleggerito in tempi non troppo lunghi”. Oltre ciò, ha aggiunto Napolitano, non deve “venire mai meno l’impegno del settore privato”. E ad ogni modo “non possono essere sacrificati alla leggera, in modo schematico, quelli che sono investimenti sul nostro futuro”.

“Non so se Galileo fosse in grado di garantire l’immediata ricaduta delle sue scoperte”, ha aggiunto Napolitano, ma “pochi sono i giovani ad essere così motivati come quelli che si dedicano alla ricerca scientifica”, e non aiutarli “sarebbe un delitto”.

Nella comunità scientifica italiana che ruota attorno ai lavoratori di Ginevra (1.500 ricercatori su 6.000) ha fatto sensazione e desta preoccupazione la scelta del nostro Paese di ridurre nella legge Finanziaria gli stanziamenti per la ricerca e quindi anche il contributo nazionale al CERN, che è un progetto condiviso da 20 Paesi.