Nel portafoglio dei 640mila ricchi italiani: 882 miliardi, il 19% in più di prima della crisi

Pubblicato il 9 Marzo 2010 - 18:01| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

I ricchi d’Italia, quelli veri, sono diventati più ricchi. Non sono pochi i ricchi: 640mila famiglie con un patrimonio superiore ai 500mila euro investito in attività finanziare quali depositi bancari,titoli obbligazionari, azioni quotate, fondi comuni, polizze vita, fondi pensioni. Come si concili quel numero, 640mila famiglie con almeno mezzo milione di euro in portafoglio, con i 150mila scarsi contribuenti che dichiarano al fisco più di centomila euro annui di reddito è uno dei miracolosi misteri “matematici” italiani. Con centomila euro l’anno, pur risparmiandone diciamo ventimila ogni dodici mesi, ci vorrebbero 25 anni per arrivare appunto a mezzo milione. E questo sarebbe possibile solo per 150mila italiani. Come faranno, come avranno fatto gli altri 490mila?

Comunque, hanno “fatto”. Comunque sono diventati ricchi. E diventano più ricchi: nell’ultimo anno il valore del loro portafoglio è aumentato del 19 per cento raggiungendo la cifra complessiva di 882 miliardi di euro. In media sono ricchi per 1,38 milioni di euro ciascuno. Prima della crisi erano ricchi per 829 miliardi complessivi, adesso sono a quota 882. Loro, i ricchi, sono già tornati ai livelli del 2007. Anzi li hanno superati alla grande. Gli altri, per tornare ai livelli di reddito 2007 se tutto va bene si stima dovranno aspettare il 2015.

Come hanno fatto i ricchi a battere la crisi? Dice l’Osservatorio permanente sulla gestione dl risparmio delle famiglie europee che hanno “fatto” con le Borse, cresciute del 7,3 per cento. E con lo scudo fiscale che ha rimesso loro in tasca dieci miliardi “liquidi” prima illegali. E con il patrimonio immobiliare, cresciuto in un anno di valore del 4,5 per cento dopo la flessione 2008. A proposito, sapete quanto valgono le case di proprietà per chi ce l’ha? Miliardi di euro: 9840. La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane batte il Pil tre a uno, in Francia non va oltre il 2,5 contro uno, Germania e Spagna sono ancora più giù. Insomma se il Pil vale cento, la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane fa 294, quella dei francesi fa 252, dei tedeschi 235 e degli spagnoli 197.  Sono ricchi solidi quelli italiani.

E i non ricchi? Fanno debiti: cresciuti fino a 282 miliardi quelli per i mutui casa, erano 264. Cresciuti fino a 57 miliardi quelli per il credito al consumo, erano 54.

Tiriamo le somme: 640mila famiglie fanno più o meno due milioni e mezzo di italiani. Facciamo dunque la sottrazione: la crisi c’è stata, c’è e continua per 57 milioni di italiani. Gli altri, quei due milioni e mezzo,  la crisi non l’hanno vista e sentita. Per loro non vale, dalla crisi sono stati esentati per “diritto di ricchezza”.