Pensioni: ci si va in media a 60,9 anni. Teoria i 66,7. Prima della Fornero era 58,8

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 16 Agosto 2017 - 07:05 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni: ci si va in media a 60,9 anni. Teoria i 66,7. Prima della Fornero era 58,8

Pensioni: ci si va in media a 60,9 anni. Teoria i 66,7. Prima della Fornero era 58,8

ROMA – Pensioni: ci si va in media a 60,9 anni. Sorpresa (neanche tanta): i 66,7 anni come età pensionabile stabilita dalla legge sono teoria. La pratica, la realtà parlano altra lingua e conoscono altri numeri. L’età media dei pensionati italiani nel 2016, l’età vera in cui si va in pensione in Italia e di quasi sei anni più bassa. Appunto 60, 9 anni ci vogliono davvero per andare in pensione, cinque anni e dieci mesi in meno di quanto dice la legge.

Età media 60, 9 anni. Cifra fornita dall’Inps. (Fuori dall’Inps i pensionati di altre gestioni che di sicuro abbasseranno se calcolati e non alzeranno certo l’età effettiva della pensione). Età media, il che vuol dire che ci sono eccome in Italia lavoratori che effettivamente vanno in pensione a 66 anni di età. Ma i tanti, tantissimi, che ci vanno prima, molto prima, portano la media appunto dove è, sotto i 61.

Età media che prima della legge Fornero (la legge più odiata dagli italiani) era di 58,8 anni per andarsene in pensione. L’Italia che andava in pensione prima dei 60 anni fino al 2011 ancora non si è ripresa dallo choc e dal rancore verso una legge che li mandava in pensione allora a 65 di anni. Ancora si considera una sorta di diritto scippato la pensione a 60 anni dei bei tempi di una volta. Non erano in effetti neanche 60, erano in media 58,8 e sei anni di applicazione della legge Fornero hanno allungato l’età media della pensione di un paio d’anni, da 58,8 a 60,9.

Ma come è stato possibile e come è possibile che l’età di legge per la pensione sia di 66,7 anni e l’età vera in cui in media si va in pensione sia di 60,9 anni? E’ stato, è possibile e si cerca di farlo essere ancora e sempre più possibile perché la legge Fornero è stata corretta e smentita da eccezioni, un sacco di eccezioni alla regola (per tutti?) dell’età pensionabile.

Gli esodati, coloro che la legge aveva colto alla sua entrata in vigore contemporaneamente senza lavoro e senza pensione. Giustamente per loro si doveva fare un’eccezione e mandarli in pensione prima. Ma molto italicamente per ben sette volte c’è stata conta e leva di esodati. Ed esodati e poi pensionati sono stati in circa quattrocentomila. Non tutti esodati doc, molti da esodari si sono vestiti e son passati.

Poi eccezione per i lavoratori precoci, poi eccezione per i lavoratori addetti a lavori definiti “gravosi”. E fin qui siamo nella fisiologia. Non altrettanto si può dire per le infinite eccezioni alla voce pre-pensionati. Le aziende (in crisi?) si disfano di personale e forza lavoro e la mano pubblica le aiuta e fabbrica pensionati: bancari, giornalisti e infinite realtà aziendali in ogni comparto (a presto altra infornata Alitalia).

E poi eccezione all’età pensionabile chiamata opzione donna. E poi i cosiddetti “scivoli” con cui le aziende pagano anni di contributi e la legislazione accetta che si trasformino in pensione prima dell’età.

Eccezioni alla Fornero talmente massicce e diffuse che l’età vera media della pensione in Italia è appunto 60,9 anni e non 66,7 mesi. Età media vera ed effettiva che potrebbe ancora abbassarsi, limarsi di un altro po’ a seguito dell’Ape, l’anticipo pensionistico. L’Ape manda in pensione con un prestito che viene fatto da banche e assicurazioni (garantisce lo Stato), prestito che si restituisce con la pensione (con gli interessi) quando arriva l’età della pensione. Con l’Ape si va di fatto in pensione a 63 anni, Inps calcola circa trecentomila faranno così.

Dunque italiani in pensione di fatto a 60,9 anni di età e platea delle eccezioni all’età di legge ma teorica dei 66,7. Ma forte e teso è il dibattito e il confronto/scontro politico-sindacale-giornalistico sull’aumento dell’età di legge ma teorica a 67 anni pieni causa allungamento dell’aspettativa di vita. Faccia pure la legge quel che vuole, insieme alla biologia e alla demografia. Il paese risponderà compatto e convinto a suon di eccezioni.