Pensioni Illinois: anche qui una Corte boccia blocco rivalutazioni e riforme

Pensioni Illinois: anche qui una Corte boccia blocco rivalutazioni e riforme
Pensioni Illinois: anche qui una Corte boccia blocco rivalutazioni e riforme

ROMA – “La Costituzione non è un patto suicida, fatta eccezione, forse, in Illinois”: è l’attacco di un editoriale del Wall Street Journal su un caso di sentenza costituzionale avversa a tagli ed aggiustamenti con cui lo stato dell’Illinois stava cercando di contenere il super-buco di bilancio delle pensioni statali, 111 miliardi dollari, cresciuto del 500% in 20 anni, del 75% negli ultimi 5 anni.

L’editoriale contesta la scelta dell’Alta Corte dell’Illinois, peraltro in contrasto con quella interstatale, perché sottraendo la capacità di risanamento dall’interno del sistema pensionistico, scarica la responsabilità sui contribuenti cui verranno aumentate le tasse. Un po’ quanto è accaduto con la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco delle rivalutazioni degli assegni per il 2012/2013. In Illinois, la piccola riforma era intervenuta appunto sulle rivalutazioni, sull’età pensionabile e sule pensioni che chiameremmo d’0ro.

Il principio costituzionale ribadito dai giudici dell’Illinois è questo: “Tutte le pensioni dello Stato in tutte le sue articolazioni dovranno essere applicate nelle forme contrattuali previste e i relativi benefit non possono essere diminuiti o danneggiati”, recita la Costituzione. Che, però, contrasta con quanto stabilito dalla Suprema Corte nel 1934, per cui in caso di emergenza finanziaria i giudici devono valutare se i provvedimenti presi costituiscono impoverimenti sostanziali, siano di interesse pubblico e non ci siano altri mezzi meno drastici. Il dibattito, come in Italia, continua, tra diritti acquisiti e vicoli di bilancio.

 

 

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