I precari salvano l’Inps: i giovani fanno respirare i conti in rosso

Pubblicato il 2 Ottobre 2011 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I precari salvano l’Inps: infatti senza i cosiddetti “lavoratori parasubordinati”, l’istituto che eroga le pensioni avrebbe i conti in rosso. I precari sono tanti (e quindi in tanti pagano) e sono giovani (e quindi sono pochi a riscuotere).

I dati sono emersi dall’Assestamento di bilancio 2011 dell’Inps, come ha spiegato Enrico Marro sul Corriere della Sera. A fronte di numeri disastrosi per l’istituto, gli unici in positivo sono stati i precari.

Il fondo dei parasubordinati ha battuto le attese, con un attivo di 7,2 miliardi. I lavoratori parasubordinati (per dirla come l’Inps) infatti sono soprattutto giovani e quindi versano contributi ma non fanno staccare assegni all’istituto (almeno per ora).

Per la prima volta l’Inps ha registrato il primo rosso negli ultimi 9 anni. Il deficit sarà di 2,9 miliardi di euro. Le previsioni dell’Inps parlavano invece di un attivo di 365 milioni

Oltre ai precari, l’altro comparto che chiuderà in positivo è quello dei dipendenti, seppur in calo rispetto alle attese: l’attivo sarà di 1,5 miliardi di euro contro i 3,4 previsti.

Male, molto male, alcuni settori dei lavoratori autonomi: i fondi che si occupano dei coltivatori diretti sono in rosso di 3,6 miliardi, quelli dei commercianti di 5,6 miliardi, quelli degli artigiani di 1.5 miliardi. Questi dati sono spiegabili con la diminuzione di lavoratori in questi settori: pochi lavorano (e quindi versano contributi), tanti riscuotono la pensione.