Pensioni sindacati più alte di quelle dei dipendenti. Dati Inps

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2015 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA
Pensioni sindacati più alte di quelle dei dipendenti

Foto d’archivio

ROMA – L’Inps: “Le pensioni dei sindacalisti sono, a parità di regole per il calcolo della pensione, in media più vantaggiose di quelle dei lavoratori dipendenti”. La Cgil: “Nessun privilegio”. La Uil: “Grave dare notizie imprecise per gettare discredito”. E’ polemica aperta per i dati diffusi dall’Inps secondo cui se i sindacalisti che ricevono versamenti aggiuntivi da parte delle organizzazioni venissero trattati come gli altri, perderebbero il 27% dell’assegno.

Come riporta Repubblica infatti,

i sindacalisti in aspettativa non retribuita o in distacco sindacale (aspettativa retribuita utilizzata nel settore pubblico), infatti, hanno diritto nel periodo di assenza dal lavoro all’accreditamento dei contributi figurativi. Ma spesso hanno per lo stesso periodo versati anche contributi dal sindacato che, per i dipendenti del settore pubblico, vengono ancora valorizzati applicando le regole precedenti al 1993 che prevedono il calcolo della pensione sull’ultima retribuzione percepita.

I sindacalisti – spiega l’Inps – “hanno regole contributive e previdenziali diverse dagli altri lavoratori perché possono vedersi ugualmente versati i contributi (o addirittura lo stipendio) da enti terzi rispetto al sindacato presso cui prestano effettivamente il proprio lavoro e perché possono, prima di andare in pensione, farsi pagare dalle organizzazioni sindacali incrementi delle proprie pensioni a condizioni molto vantaggiose”.

Repubblica quindi snocciola qualche numero:

Secondo le banche dati dell’istituto, i lavoratori in aspettativa non retribuita nel settore privato sono stati 2.773 nel 2013 mentre è molto rara in questo settore l’aspettativa retribuita. Viceversa, è frequente nel settore pubblico. Le banche dati dell’Inps evidenziano che nel 2013, i lavoratori del settore pubblico in distacco sindacale erano 1.045 mentre i dipendenti in aspettativa sindacale erano 748. I dati del 2010 dicono che le giornate di assenza dei pubblici dipendenti per motivi sindacali (inclusi i permessi) rappresentano lo 0,16% delle giornate complessive di lavoro, pari al lavoro di 3.655 dipendenti per un anno e si traducono in un costo complessivo annuo valutabile in 113.277.390 euro.