Protezione civile spa: Tremonti sarà “azionista”

Pubblicato il 4 Dicembre 2009 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA

La nuova Società che dovrebbe nascere in seguito alla riorganizzazione del Dipartimento della Protezione Civile si dovrebbe chiamare «Protezione Civile servizi spa», posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La costituzione della società è indicata nell’ultima bozza del decreto legge con cui verranno chiuse le principali emergenze in corso (Campania, Abruzzo, Messina). Il testo ripropone anche un’idea che già altre volte in passato era stata presa in considerazione da altri Governi: l’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali, quasi una tassa a carico di tutti i proprietari di immobili. L’obiettivo della riforma è di concentrare la forza del Dipartimento, che dal primo gennaio 2010, dovrà fare a meno di Guido Bertolaso, sulla sua missione naturale: la prevenzione delle catastrofi e le emergenze dei soccorsi. Tutto il resto dovrebbe essere affidato a strutture più adatte.

La proposta della protezione civile Spa dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Ma in una forma molto diversa da quella formalizzata nella prima bozza. A invadere il regno di Bertolaso è stato Giulio Tremonti, che prima ha provato a bloccare il provvedimento, poi, dinanzi all’insistenza del presidente del Consiglio, ha deciso di mettere anche lui le mani sui ricchi appalti della protezione civile.

Nella nuova bozza di decreto, a sottoscrivere tutte le azioni (un milione di euro) della nuova società sarà il ministro delle Finanze. La nuova Spa agirà secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti dal presidente del Consiglio dei ministri su proposta del capo di dipartimento nazionale della Protezione civile, che nominertà l’intero consiglio di amministrazione. Ma il ministero delle Finanze esercita i diritti dell’azionista.

Dunque, davanti a note spese troppo esose, il ministro Giulio Tremonti potrà alzare il pollice verso.