Rcs, Della Valle: "Ottimi rapporti con Rotelli"

Pubblicato il 7 Aprile 2012 - 10:22 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ''Con Rotelli abbiamo ottimi rapporti da tempi anche precedenti il suo ingresso nel capitale della Rizzoli. Siamo entrambi imprenditori che investono risorse proprie e vogliono avere voce in capitolo sulla gestione''. Lo afferma il patron della Tod's, Diego Della Valle, da poco uscito dal patto di sindacato di Rcs, in un'intervista al Corriere della Sera a proposito di una possibile alleanza dopo che l'imprenditore della sanita' e' diventato il primo azionista del gruppo editoriale.

A proposito dell'acquisto delle quote in mano ai Toti, Della Valle pensa che Rotelli abbia ''fatto bene, voleva azioni Rizzoli, vive sul mercato e le ha comprate. Si fa cosi' quando si crede in un'azienda: si investe. Mi dispiace solo le abbia pagate il 20% in piu' dopo il rialzo di giovedi' in Borsa''. Il mercato si attendeva un acquisto da lei. ''Non abbiamo ancora pensato a nulla. Perche' oggi non e' il momento migliore per comprare'', risponde il patron della Tod's.

A proposito della sua uscita dal patto e della possibilita' di avere 'mani libere', Della Valle aggiunge che ''al di la' delle boutade giornalistiche su operazioni aggressive in attesa della prossima assemblea, la mia visione va oltre: credo che una Rcs ben guidata possa essere un ottimo investimento, percio' mi comportero' di conseguenza''.

Il patron della Tod's conferma anche il suo duro giudizio sulle ultime vicende dentro Rcs. ''Con la parola d'ordine del 'passo indietro' dei soci, Yaki Elkann e in particolare il presidente di Mediobanca Renato Pagliaro hanno cercato di mettere le mani sul Corriere. Ma il tentativo e' stato condotto in modo dilettantistico, visto anche soltanto che si e' arrivati alla prima riunione del patto senza i nomi del presidente, dell'amministratore delegato e degli eventuali indipendenti, e non e' riuscito'', sostiene Della Valle, aggiungendo di non avere ''nulla di personale verso Yaki e Pagliaro. Il primo lo conosco da quando era bambino, il secondo l'ho frequentato spesso ed e' una persona seria e onesta. Pero' ritengo siano inadeguati a gestire cose cosi' importanti e articolate'', afferma il numero uno della Tod's.