Squinzi ai partiti: “Priorità è l’economia. Senza governo perdiamo la ripresa”

Pubblicato il 7 Marzo 2013 - 13:56| Aggiornato il 8 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – No a nuove elezioni, la politica sta ignorando l’economia, così rischiamo di perdere il treno della ripresa. A parlare è il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi, che punta il dito contro i partiti e avverte: ”Tagli alla politica, legge sul conflitto d’interessi, un’altra legge contro la corruzione, tutte cose importanti, anche necessarie, ma in questo momento la priorità è un’altra: l’economia. La politica sembra averla dimenticata, ma non possiamo permetterci di anteporre tattiche e impuntature personali alla necessità di un governo subito”.

Intervistato da Messaggero e Mattino, il presidente di Confindustria spiega: ”Di questo passo andremo a sbattere prima di quanto pensiamo. Ci stiamo autoescludendo dall’Europa, i margini per intervenire si vanno riducendo. Temo che alla fine sarà persino difficile agganciare la ripresa’‘.

Squinzi ribadisce il no a nuove elezioni. ”L’Italia, nell’emergenza economica che vive, non può permettersi il lusso di buttare via sei-otto mesi, ovvero il tempo che ci vorrebbe per tornare alle urne. E c’è una ragione molto semplice: noi sappiamo che il primo semestre del 2013 sarà ancora molto duro, ma poi tutti gli indicatori ci lasciano presagire un ritorno seppur graduale alla crescita”.

L’appello: ”Non possiamo perdere questa opportunità nel momento più difficile degli ultimi cinquant’anni. C’è bisogno al più presto di un governo che metta a punto i provvedimenti necessari per creare nuovi posti di lavoro. E poi c’è bisogno di ridare fiducia agli italiani”.

Sulla scelta di Bersani di guardare solo al M5S per formare un governo, ”da privato cittadino penso si tratti di una fase tattica e l’esito dei giochi lo vedremo solo tra qualche settimana”, dice Squinzi. Tuttavia ”siamo al centro di una tempesta perfetta e siamo tutti sulla stessa barca, perciò dovremmo cominciare a remare tutti nella stessa direzione”.

Il dialogo con Grillo va cercato, ma nella formazione dell’ esecutivo, aggiunge il numero uno di Confindustria , ”anche il Pdl potrebbe avere un qualche ruolo, al di là dei toni duri che ancora prevalgono: è il solo modo per avere un governo che possa intervenire da subito sulle cose che contano davvero”.