Intesa Sanpaolo, nuovo consiglio di gestione: comitato nomine rinviato a venerdì 7 maggio

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 21:24 OLTRE 6 MESI FA

Fumata nera per il primo incontro del comitato nomine di Intesa Sanpaolo: si è riunito per definire il nuovo consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e valutare tutti i candidati.

Una nuova riunione del comitato nomine è prevista ora venerdì 7 maggio e l’auspicio è quello di poter arrivare a formulare già in tale data le proposte sulla composizione e la presidenza del Cdg. Se così fosse, il Cds secondo le intenzioni emerse oggi sarebbe pronto a riunirsi subito dopo per poter arrivare alle nomine e permettere al nuovo consiglio di gestione di essere operativo già dalla prossima settimana.

Venerdì 14 maggio il Cdg dovrebbe approvare i risultati trimestrali, stando al calendario annunciato agli investitori. Sulla presidenza di gestione, comunque, la situazione resta ancor aperta, in parte anche per la delicatezza di una decisione, che lo statuto di Intesa affida comunque in piena autonomia al Cds.

Anche nelle ultime ore, comunque, si continuava a ritenere gran favorito il ‘candidato’ di Torino Andrea Beltratti, senza escludere un nuovo colpo di scena che porti alla conferma del presidente uscente Enrico Salza. Sia Beltratti e sia Salza si sono dichiarati “sereni” sul processo di valutazione in corso.

Al di là delle polemiche degli ultimi giorni sui candidati favoriti da una parte o dall’altra, sembra comunque che il Cds punti ad arrivare a una decisione ampiamente condivisa, indipendentemente dalla stima per Salza espressa in più occasioni dal presidente Giovanni Bazoli. Sull’esistenza o meno di accordi informali tra la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cariplo, che vorrebbero milanese l’indicazione del presidente di sorveglianza (Bazoli) e torinese la scelta del presidente di gestione, va sottolineato che da tempo la Consob ha puntato la propria attenzione sul rinnovo dei vertici di Intesa Sanpaolo.

Da quando cioé in un intervento a Jesi il numero uno della Compagnia Angelo Benessia aveva parlato del possibile ruolo delle fondazioni auspicando una coalizione per il riassetto dei vertici. Sulla scia anche di questa attenzione della Commissione, gli enti hanno poi depositato dei patti stretti, rispettivamente, tra Torino e Milano (il 29 marzo) e tra Padova, Bologna e Firenze (il 12 aprile) per il voto sulle liste all’assemblea degli azionisti il 30 aprile.

Al di là dell’attenzione già avuta a monte dell’assemblea, per la Consob non sembrerebbe esserci allora molto altro da fare, visto che spetta ora al Cds nominare il Cdg, seguendo le norme dello statuto della banca, che prevede tra l’altro che le deliberazioni del Cds vengano prese “a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità, prevale il voto di chi presiede”.