Superbonus dal 2024 scende al 70%. Villette, lavori, sconti: ecco come funziona

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2023 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA
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Foto Ansa

A distanza di oltre tre anni dalla sua introduzione, nel maggio 2020 sotto il governo Conte, il Superbonus oggi è al 110% solo per alcuni soggetti. Mentre già da gennaio è stato tagliato al 90% e dal 2024 scatterà un ulteriore decalage. Ecco come funziona la detrazione per i lavori di efficientamento energetico.

SUPERBONUS DAL 2024 SARA’ AL 70%

L’ultima legge di bilancio ha depotenziato l’agevolazione portandola al 90%, con l’eccezione di alcuni condomini con delibera già approvata a fine 2022. Un ulteriore decalage è stato previsto dalla manovra 2022 del governo Draghi, che ha prorogato l’incentivo fino al 2025, prevedendo una riduzione dell’agevolazione al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025.

I CONDOMINI

Dal primo gennaio 2023 l’incentivo è sceso al 90%. E’ rimasto al 110% fino a fine anno solo per i condomini in cui l’assemblea abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas – la comunicazione di inizio lavori asseverata – sia stata presentata entro il 31 dicembre, o abbia deliberato dal 19 al 24 novembre 2022 ma presentando la Cilas entro il 25 novembre

SUPERBONUS E VILLETTE

Le villette rigorosamente prima casa il cui proprietario abbia un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 euro possono usufruire del bonus al 90% fino al 31 dicembre 2023. L’incentivo è rimasto al 110% fino a fine anno per le villette con lavori già avanzati: per gli edifici unifamiliari unità immobiliari indipendenti che al 30 settembre 2022 avevano raggiunto almeno il 30% dei lavori, il termine per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110% è stato spostato dal decreto asset dal 30 settembre al 31 dicembre 2023.

STOP CESSIONE E SCONTO IN FATTURA

Dal 17 febbraio scorso non è più possibile usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito. Sono però esclusi dallo stop alle cessioni i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, quelli sugli immobili danneggiati dall’alluvione nelle Marche e dai terremoti. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione e i lavori di riqualificazione urbana.