GINEVRA – In Svizzera gli ingegneri italiani vanno a ruba. A dirlo è Technical Hunters, società italiana di head hunting, che in un recente studio spiega come gli ingegnere specializzati e i profili tecnici italiani siano molto richiesti oltre Alpe.
Barbara Millucci sul Corriere della Sera scrive che la caccia agli ingegneri italiani in Svizzera è aperta e gli stipendi partono dai 60mila euro lordi l’anno:
“La richiesta si registra in particolare nei settori dell’elettromeccanica, chimica-farmaceutica, plastica, metalli preziosi, macchine e strumenti di precisione, con offerte di stipendi più elevati, anche del 20% rispetto a quelli italiani. “La Svizzera si trova a fronteggiare la mancanza di figure tecniche specializzate”, spiega Serafino Sorace, consulente di Technical Hunters che impiega 30 consulenti a livello nazionale e internazionale.
“In alcuni casi questa carenza è talmente grave da ridurre le prospettive di crescita e concorrenzialità, nonostante la volontà e le risorse messe a disposizione delle società elvetiche”.
In particolare, la difficoltà nel reperimento di queste figure professionali in alcune regioni, come nel caso del Canton Ticino, dipende dall’assenza di una vera e propria proposta formativa tecnica post-diploma di stampo ingegneristico. “E’ per questo motivo che le società elvetiche puntano agli ingegneri italiani, molto apprezzati dal punto di vista della formazione”, prosegue Sorace.Ma quali sono i profili maggiormente richiesti? “I responsabili della ricerca e sviluppo – aggiunge – con stipendi che partono dai 60 mila euro lordi annui per gli ingegneri più giovani e che arrivano a 120 mila euro per le figure con oltre dieci anni di esperienza”.
Grande richiesta anche di quality manager, con retribuzioni che vanno da una base di 70 mila euro fino a 110 mila euro per le figure con maggiori responsabilità ed esperienza, e di tecnici Commerciali/sales engineer: quest’ultimi possono arrivare a guadagnare dai 70/80 mila euro”.