Fisco: evasione al 38%. Ecco dove e come non si pagano le tasse

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il contribuente italiano evade in media 17 euro e 87 centesimi per ogni 100 euro di imposte versate al fisco. Ma, se dai calcoli si escludono i redditi che non si possono evadere – come gli stipendi e le pensioni che vengono pagati tolte già ritenute o gli interessi su Bot e conti correnti che vengono automaticamente tassati alla fonte – la percentuale di imposte evase sale al 38,41% e in alcune aree del Paese, localizzate al Sud, si arriva quasi al 66%.

Al Nord, comunque, gli importi evasi sono più  rilevanti. E’ quanto emerge da alcune elaborazioni tratte da una nuova banca dati del Fisco che oggi vengono riportate nel titolo di apertura del Corriere della Sera. Lo studio indica anche le aree dove il tasso di evasione è minimo (al 10,93%) rappresentato dalla province dei grandi centri urbani produttivi: Milano, Torino, Genova, Roma, Lecco Cremona, Brescia.

Così, sul Corriere della Sera, Enrico Marro presenta il nuovo strumento statistico a disposizione dell’Agenzia delle Entrate: “Prendete 50 indicatori statistici di tipo economico, sociale, finanziario, demografico. Seguitene l’andamento dal 2001 a oggi. Incrociateli tra di loro per ognuna delle 107 province italiane. Compattateli su otto dimensioni: bacino di contribuenti, attitudine a pagare le tasse, condizione sociale, struttura produttiva, tenore di vita, dotazioni tecnologiche, caratteristiche orografiche del territorio. Ecco che avrete Dbgeo, DataBaseGeomarket, la nuova banca dati appena messa a punto dall’Agenzia delle Entrate e che servirà agli uomini e alle donne guidati da Attilio Befera per meglio orientare i controlli antievasione e per meglio distribuire sul territorio il servizio della stessa Agenzia ai cittadini”.