Formula 1 semina Fisco: 1 mln £ di tasse su 300 di profitti

Formula 1 semina Fisco: 1 mln £ di tasse su 300 di profitti
Formula 1 semina Fisco: 1 mln £ di tasse su 300 di profitti

ROMA  – La Formula 1 semina il Fisco: 1 mln £ di tasse su 300 di profitti. F1, la società di Bernie Ecclestone che gestisce il campionato mondiale piloti di Formula 1, paga all’erario della Gran Bretagna, un milione di sterline l’anno, a fronte di un miliardo circa di fatturato e 300 milioni di profitti ottenuti in patria. Al pari di altri grossi nomi come Apple, Ryanair, Facebook, per citare gli ultimi casi, F1 non compie nulla di illegale, al massimo sfrutta a suo vantaggio le leggi attuali.

Il meccanismo della “furbata”, perché la sproporzione tra tasse e profitti è più impressionante di un testa coda in pista, è semplice, ce lo spiega il quotidiano britannico The Independent che ha avuto accesso ai prospetti societari. La società madre prende soldi in prestito da altre società dello stesso gruppo: i prestiti essendo deducibili dalle tasse assottigliano fino all’inconsistenza il peso dell’imponibile.

Risultato: laddove una corporation dovrebbe vedersi applicata un’aliquota del 24% sui profitti (il fisco inglese) F1 paga un’aliquota inferiore allo 0,3%. I grandi della Terra, dal G8 al G20, non fanno che ripetere che prenderanno provvedimenti per impedire che l’elusione fiscale delle grandi corporation pregiudichi le giuste entrate fiscali attese, ma vanno alla velocità di una tartaruga. Gli elusori girano su bolidi arrembanti che fanno benzina gratis.

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